La sentenza in commento, nel ribadire il principio che la rilevata inammissibilità del ricorso per cassazione osta alla declaratoria di improcedibilità, prende le mosse proprio dal consolidato indirizzo massimamente nomofilattico, reiteratamente predicato con riferimento alla prescrizione del reato, secondo il quale la proposizione di un ricorso per cassazione invalido comporta l'inammissibilità del medesimo, non consente la costituzione di un valido avvio della corrispondente fase processuale e determina la formazione del "giudicato sostanziale", con la conseguenza che il giudice quanto non investito del potere di cognizione e decisione sul merito del processo, non può rilevare eventuali cause di non punibilità
Osta alla rilevabilità del decorso del termine (annuale) di improcedibilità del giudizio di cassazione di cui all'articolo 344-bis, comma 2, Cpp l'inammissibilità del proposto ricorso; ciò perché l'introduzione della cosiddetta "prescrizione processuale" ad opera della legge "Cartabia" n. 134/2021 - ed entrata a regime per i procedimenti di impugnazione aventi ad oggetto reati commessi a far data dal 1° gennaio 2020 - non ha inciso sul piano sistematico, delineato dalla giurisprudenza massimamente...
Un avvocato amministrativista a difesa di una legalità condivisa e partecipata
di Orazio Abbamonte - Presidente dell'Unione nazionale avvocati amministrativisti (Unaa)
