Obbligazioni e contratti: tra le parti deve esserci correttezza e buona fede
In caso contrario si può arrivare alla risoluzione del negozio giuridico
Il Tribunale di Palermo (sezione V, sentenza 1° ottobre 2025, n. 3695) ha precisato come in materia di obbligazioni l’ordinamento giuridico ponga a carico dei contraenti il dovere di relazionarsi tra loro con correttezza e buona fede (articoli 1175 e 1375 del Codice civile). Tali locuzioni, per lungo tempo considerate mere endiadi, in realtà godono di propria autonomia giuridica, assurgendo a clausole generali, ossia a valvole di sicurezza cui l’ordinamento affida il compito di garantire la propria...