PNRR, Giuristi d'impresa strategici per la sostenibilità- Per il 78% delle aziende hanno un ruolo "centrale"
All'EY Law Summit una indagine in collaborazione con SWG svela le sfide più rilevanti per i general counsel che ammoniscono: management poco consapevole dei rischi reputazionali
Gestione della privacy, implementazione della sostenibilità e comunicazione sono le sfide più rilevanti che la funzione legale dovrà affrontate all'interno delle aziende nei prossimi anni. È la fotografia che viene fuori dall'indagine effettuata da EY in collaborazione con SWG su un campione di oltre 140 imprese e che vede un forte rilancio della figura del General counsel sempre più al centro del processo decisionale delle aziende con un ruolo strategico nel processo di trasformazione e adeguamento regolatorio che segue ai progetti legati ai fondi del PNRR.
Per Stefania Radoccia, Managing Partner di EY Tax Law in Italia, intervenuta all'EY Law Summit, organizzato in collaborazione con AIGI (Associazione Italiana Giuristi d'Impresa) in corso presso l'Hotel Cavalieri a Roma: "Siamo in una fase di trasformazione accelerata delle aziende che per i giuristi d'impresa rappresenta un'importante opportunità per il ripensamento del proprio ruolo". "Dall'indagine effettuata in collaborazione con SWG – prosegue -, emerge che per l'85% degli intervistati il ruolo dei General Counsel è sempre più centrale per le decisioni strategiche dell'azienda, in una veste che per il 78% del campione sta diventando da tecnica a manageriale".
Le sfide più rilevanti per la funzione legale dunque saranno legate alla privacy (per l'83% degli intervistati), alla sostenibilità (71%) e alla comunicazione d'impresa (69%). Mentre le tematiche sulle quali i general counsel sostengono di avere maggiore bisogno di supporto sono: digitalizzazione (21%), sostenibilità (17%) e blockchain (17%).
Interessante rilevare come 9 su 10 riportano che la sfida più complessa per i dipartimenti legali è fornire consulenza al management su questioni per le quali le aspettative dei clienti superano gli obblighi legali e regolamentari dell'organizzazione, dove cioè non esiste una guida chiara da parte delle autorità di regolamentazione.
Il 66% dei GC (rispetto al 52% della precedente rilevazione) inoltre ritiene che l'attenzione ai temi ESG (Environmental, Social and Governance) accelererà e quasi tutti gli intervistati (99%) si aspettano un forte aumento dei volumi di lavoro, ma nutrono anche preoccupazioni su come gestirlo: il 96% afferma che la funzione legale richiederà competenze aggiuntive ma il 94% afferma di non disporre delle risorse necessarie.
Un tema, quello della sostenibilità, su cui torna anche Radoccia: "La partita legata al PNRR potrebbe imprimere un profondo cambio di rotta alle divisioni legali". "L'84% degli intervistati - prosegue - ritiene che il PNRR sia un'occasione unica per il rilancio del Paese e l'87% crede che le imprese italiane, e in particolare i loro dipartimenti legali, dovrebbero essere maggiormente coinvolti nella definizione degli obiettivi e delle normative di applicazione. Nella congiuntura attuale, la funzione legale può giocare un ruolo fondamentale nel ridefinire obiettivi, linee guida e governance affinché le aziende si allineino agli obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine".
La sostenibilità dunque porterà i dipartimenti legali a ripensare il proprio ruolo e approccio rispetto alle tematiche ESG. E si tratta di un futuro prossimo se si considera che da un'indagine di EY in collaborazione con l'Harvard Law School Center su un campione di 1.000 responsabili di uffici legali emerge che la funzione legale - ancora focalizzata su compliance e due diligence – è sempre più coinvolta sul tema dei rischi reputazionali legati proprio alla sostenibilità. I maggiori rischi sono: perdita di clienti (83%) o danni al brand (82%), ma anche ostacoli agli investimenti (66%) o il rispetto delle nuove normative (65%). Da qui l'esigenza (per il 66% degli intervistati) di aumentare la collaborazione con le altre funzioni aziendali (dal finance all'HR, passando per il marketing e le PR) nel corso dei prossimi tre anni.
Ma emerge anche che meno del 10% dei General Counsel (GC) intervistati ritiene il management aziendale realmente consapevole dei rischi legati agli aspetti ambientali della sostenibilità e soltanto il 16% dichiara che tali obiettivi sono chiaramente definiti. E il 98% afferma di trovarsi a creare policy per affrontare le questioni sociali o ambientali (96%) dove non esistono norme specifiche.
Sul fronte della digitalizzazione infine è diffusa la percezione che le trasformazioni in atto rappresentino una grande opportunità per il mondo legal (76% del campione). Ma, per un altro verso, blockchain, smart contract, criptovalute, AI e realtà aumentata fanno emergere nuovi rischi, soprattutto per i titolari di diritti di proprietà intellettuale e industriale, con una proliferazione normativa che il 31% degli intervistati ritiene eccessiva. Ed è per questa ragione, conclude lo studio, che la funzione legale – interna o esterna all'azienda - diventa sempre più trasversale e rilevante in una molteplicità di ambiti.