Professione e Mercato

Il valzer di poltrone negli studi legali

di Elena Pasquini

Dalla partnership all'associazione: il network si istituzionalizza per ottenere economie di scala sia nella gestione dell'attività sia nell'offerta verso il cliente. La novità della settimana si chiama Leading Law ed è la trasposizione del vecchio adagio per cui dietro ad ogni situazione complessa si cela un'opportunità. Il progetto, che nella forma ha dato vita appunto a un'associazione interprofessionale, riassume in sé un'evoluzione della professione notarile – con un rebranding della figura del notaio che, fin dall'approccio comunicativo, è presentato come “garante” del rispetto della legge in collaborazione costante con le altre figure professionali e a disposizione del cittadino –, la necessità di specializzazione degli avvocati e, come conseguenza, di confronto costante con gli “alter ego” nei vari settori specialistici, la comune necessità di rivedere i modelli di business alla luce di quella che Jeremy Rifkin ha definito la terza rivoluzione industriale, dettata da profondi cambiamenti nelle procedure del lavoro, nelle comunicazioni, nei trasporti e nell'approvvigionamento dell'energia.


Notai e avvocati insieme, quindi, su iniziativa dello studio notarile Ganelli-Insabella in un network di studi indipendenti che vuole offrire ai clienti, nazionali e internazionali, servizi legali a tutto tondo sul territorio italiano. Le sedi di Leading Law sono hubs di servizi nei quali gli studi mettono in comune le proprie competenze e creano sinergie nel pieno rispetto della legislazione e delle norme deontologiche di ciascuna categoria professionale, pur restando indipendenti (anche nella fatturazione). Oltre allo studio promotore, la rete ha già cooptato su Torino lo studio legale Antonucci e gli avvocati Vittorio Corelli e Federica Raviolo, lo studio legale Gruppi e Mancinelli a Lodi, lo studio legale Vedova a Venezia, l'avvocato Roberto Borgogno a Roma e, su Milano, segna la prima “uscita” pubblica dello studio legale Raynaud dopo l'addio a Gitti Raynaud and Partners.

Sul versante dei movimenti interni agli studi, fa rumore l'ingresso in Orrick dell'avvocato Betty L. Louie in qualità di partner su Roma del team italiano di M&A e Private Equity. Un fragore determinato dalla leadership nel proprio campo operativo della professionista. Louie lascia DLA Piper portando con sé la riconosciuta esperienza nell'assistenza alle società cinesi che investono in Italia e in Europa, siano esse società quotate o meno, istituzioni finanziarie e fondi di private equity in operazioni di M&A e Capital Markets. Un unicum: l'avvocato è l'unico, di stanza in Italia, ad avere origini cinesi e abilitazione professionale statunitense (NY), in grado di parlare fluentemente italiano, cinese e inglese oltre ad avere nel suo curriculum vitae un decennio di esercizio della professione come partner DLA Piper nella Grande Mela, il certificato di International Trade dall'International Business and Economics University di Pechino e il dottorato con lode alla Northwestern University.
Per Orrick si tratta del quarto partner entrato in studio per l'Italia dall'inizio dell'anno, il decimo su scala globale. L'ingresso di Betty L. Louie è strategico nel piano di sviluppo dello studio che rappresenta numerose società cinesi in operazioni di investimento e nel contenzioso sia a partire dalle sedi di Pechino, Hong Kong e Shangari, sia attraverso le altre sedi nel mondo.

Fuori studio – Dal versante degli avvocati d'impresa arriva la notizia del passaggio di Francesco Marzari in Siram, società italiana parte del gruppo Veolia operante nei servizi energetici e multitecnologici per il mercato pubblico e privato. Marzari arriva come group head of legal dopo l'esperienza nello stesso livello per Expo 2015, società per la quale è stato anche il responsabile anticorruzione e direttore della segreteria del Commissario unico. Come per altri colleghi, nel percorso professionale di Marzari si ritrova anche l'attività professionale in senso stretto all'interno di grandi law firm come Lombardi Molinari Segni, BonelliErede, DLA Piper e Carnelutti.


Cambiamenti in corso anche in Finmeccanica che perde la responsabile dell'intellectual property e normativa di settore. Rossella Giacchi, specializzata in program management e strategia di impresa, passa in Alitalia come head of contract.

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