Civile

Aiga: ben venga l'obbligo del green pass in cambio della fine delle limitazioni di accesso in tribunale

Anche sui social è scoppiata la polemica: l'esenzione è una scusa per conservare accessi contingentati

di Francesco Machina Grifeo

L'esclusione degli avvocati dall'obbligo del green pass per accedere al tribunale, dal parte del Dl approvato ieri in Consiglio dei ministri (Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening) , non trova però unanimi consensi nella categoria.

Sui social è già partita la polemica: "L'esenzione è la scusa per prorogare le indecenti limitazioni di accesso alle cancellerie, Unep e quant'altro", scrive un legale. "Se fossimo un minimo lungimiranti – aggiunge – dovremmo, come categoria, insistere per il green pass per l'accesso al tribunale e per la contestuale eliminazione di prenotazioni e limitazioni varie".

Una posizione sostanzialmente condivisa anche da Antonio De Angelis, Presidente uscente dell'Associazione nazionale dei giovani avvocati (il Congresso Nazionale si terrà il 1° e il 2 ottobre prossimo a Roma). "La grande maggioranza degli avvocati – afferma De Angelis – sono vaccinati, il fatto che ci escludano dall'obbligo del green pass comporterà la permanenza delle riduzioni di accesso alle cancellerie, agli uffici giudiziari, eccetera. Chiediamo che anche per noi venga disposto l'obbligo del green pass ma che però a questo punto vengano ridotte o eliminate le limitazioni di accesso alle cancellerie".

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