Civile

Assicurazioni, l’esclusione della surroga per il congiunto non è automatica per la Rca

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L'esclusione della surroga nei confronti del congiunto non ha effetto, in automatico, anche sull'assicurazione Rca di quest'ultimo. Lo ha precisato la terza sezione della corte di Cassazione con la sentenza 26300 depositata ieri. Il caso esaminato riguardava un incidente tra una Land Rover e un trattore. Incidente durante il quale era stato ferito anche il terzo trasportato fratello del conducente. Vittima poi risarcita dall'Inail per infortunio in itinere visto che stava andando al lavoro. L'Inail ha poi chiesto all'assicurazione della Land Rover il risarcimento di quanto corrisposto al passeggero danneggiato. Ma l'assicurazione si è opposta alla richiesta sostenendo che, come disposto dal secondo comma dell'articolo 1916 del codice civile, «la surrogazione non ha luogo se il danno è causato da parenti o affini dell'assicurato con lui conviventi». Una tesi non condivisa dai magistrati di legittimità. I giudici hanno precisato che «l'esclusione della surroga nei confronti del congiunto (in questo caso, il fratello convivente della vittima) non comporta ex se l'esclusione della surroga nei confronti dell'assicurazione per l'r.c.a. di quest'ultimo, secondo il principio per cui la responsabilità dell'assicuratore viene meno solo se manca la responsabilità dell'assicurato». E siccome nel caso esaminato non è in discussione la responsabilità dell'assicurato «sussiste la responsabilità del suo assicuratore e la possibilità che questi sia sottoposto all'esercizio del diritto di surroga». In altre parole il fatto che il fratello della vittima, corresponsabile del sinistro, non è aggredibile con l'azione di surrogazione, non esclude, né riduce la responsabilità solidale di tutti gli altri obbligati.

Corte di Cassazione – Sezione III – Sentenza 17 ottobre 2019 n. 26300

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