Professione e Mercato

Avvocati: compensazione crediti fino al 31 ottobre

Cassa Forense rammenta che sino al 31 ottobre è aperta la “finestra temporale” per la compensazione dei crediti da gratuito patrocinio

di Marina Crisafi

Fino al 31 ottobre è aperta la “finestra temporale” per la compensazione dei crediti da gratuito patrocinio con i contributi previdenziali dovuti dagli avvocati. Lo rammenta Cassa Forense su CFnews.it illustrando termini e modalità per usufruire dell’opportunità concessa dalla legge di Bilancio 2023.

Compensazione crediti gratuito patrocinio: come fare

La possibilità di compensare i crediti per spese, diritti e onorari dovuti dallo Stato ex art. 82 TUSG per il gratuito patrocinio con i contributi previdenziali dovuti alla Cassa, fortemente richiesta dall’ente previdenziale degli avvocati, è prevista dall’art. 1, comma 778 legge n. 208/2015, come modificato dall’art. 1 comma 860 della legge n. 197/2022.

Per poter esercitare la compensazione è necessario utilizzare la Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC) del MEF effettuando la preliminare registrazione. Una volta registrati, spiega la Cassa, si si può procedere ad inserire le fatture relative ai crediti da gratuito patrocinio nella piattaforma MEF. Una volta accreditato, il credito può essere utilizzato in più soluzioni nel corso dell’anno.

Le finestre temporali

L’inserimento delle fatture può essere eseguito soltanto nelle finestre temporali previste: dal 1° marzo al 30 aprile e dal 1° settembre al 31 ottobre di ogni anno.

È consigliabile, rammenta l’ente, evitare l’inserimento di fatture a ridosso delle scadenze.

Come pagare i contributi in compensazione

Per pagare i contributi in compensazione occorre utilizzare esclusivamente F24WEB, disponibile su Entratel e/o Fisconline, riportando nella sezione “altri enti previdenziali”, i dati inseriti nel modello F24 personalizzato dalla Cassa, nonché l’importo del credito che si intende compensare, nella sezione “erario”.

I modelli sono precompilati, tuttavia, si può procedere autonomamente alla compilazione, utilizzando, a seconda del contributo che si vuole compensare, gli appositi codici (codice Ente 0013, E100 contributo soggettivo minimo, E101 contributo di maternità, ecc.).

Ad ogni modo, per agevolare le operazioni di compensazione, sia Cassa Forense che il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno messo a disposizione degli iscritti guide e tutorial.

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