Ricorsi e IA: l’automazione può comportare una condanna per abuso del processo
La forma diventa parte integrante della sostanza processuale. L’atto difensivo non può più essere solo un contenitore di norme e massime, ma deve rivelare una scelta argomentativa autentica, calata nella specificità del caso sottoposto all’attenzione del giudice
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella redazione degli atti difensivi, se non accompagnato da un controllo umano effettivo, può trasformarsi in abuso del processo e giustificare una condanna per responsabilità aggravata. Con la sentenza 1034/2025, il Tribunale di Latina introduce questo principio destinato a segnare un punto di svolta.
Il giudice valorizza il ruolo della forma come espressione sostanziale della difesa, sottolineando che l’atto deve presentare coerenza logica, pertinenza e...