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ADS E TRUST - Il Trust tutela soggetti deboli inclini a condotte prive di autoprotezione

di Valeria Cianciolo

N. 27

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L’inadeguatezza dei classici strumenti di protezione dei soggetti incapaci ha reso il trust capace di sopperire all’esigenza di garantire tutela e interessi dei soggetti “deboli”. Il concetto di soggetti deboli è considerato in senso lato, intendendosi non solo quelli per i quali potrebbero ricorrere gli estremi di amministrazione di sostegno, interdizione o inabilitazione, ma anche quei soggetti la cui debolezza va vista in una qualche incapacità riconosciuta come attitudine a farsi veicolare da altrui volontà o nel sottovalutare un sistema di valori comunemente accettati. Il trust si rivela certamente come istituto che può meglio integrare le misure legali e offrire nei fatti una protezione più articolata integrando un programma esistenziale che tenga conto anche delle inclinazioni e aspirazioni del beneficiario anche a garanzia delle condizioni di vita tutte di cui ha goduto fino a quel momento.

L’inadeguatezza dei classici strumenti di protezione dei soggetti incapaci ha reso il trust capace di sopperire all’esigenza di garantire tutela e interessi dei soggetti deboli.

Lo strumento del trust e la condizione dei soggetti deboli

Il concetto di soggetti deboli è qui considerato in senso lato, intendendosi non solo quelli per i quali potrebbero ricorrere gli estremi per l’amministrazione di sostegno, l’interdizione o l’inabilitazione, ma anche quei soggetti la cui debolezza va vista in una qualche incapacità riconosciuta come attitudine a farsi veicolare...