Dopo l'appello lanciato agli inizi di luglio dal capo dello Stato - in cui il presidente Sergio Mattarella sottolineava l'«ormai insostenibile sovraffollamento» delle carceri e si invitava le istituzioni a predisporre anche investimenti «per garantire un livello dignitoso di vita ai detenuti e migliori condizioni di lavoro» - si apre il dibattito sulla necessità di mettere a punto misure idonee per superare la cronica emergenza. All'interno di questa discussione ospitiamo l'intervento del magistrato di sorveglianza Fabio Fiorentin su modalità e forme per rinforzare l'istituto della liberazione anticipata.
Per il mondo delle carceri e, più in generale, per lo stato dell'esecuzione penale, l'estate è, tradizionalmente, tempo di riflessione e bilanci. In questo periodo dell'anno si incrudelisce la tragedia dei suicidi tra la popolazione detenuta e tra quei condannati senza colpa, gli agenti di Polizia penitenziaria, che con i detenuti condividono spazi spesso degradati e insalubri. Un triste fenomeno, questo, che punteggia le cronache quotidiane e che non è più possibile chiamare "emergenza", mentre ...