Giustizia

Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il personale cresce di un terzo dal 2026

È stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 262 dell’11 novembre scorso il Dpcm 29 settembre 2025 che aumenta la dotazione organica

di F.M.G.

Via libera alla rimodulazione della dotazione organica dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per il 2026. Sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 262 dell’11 novembre scorso è stato infatti pubblicato il Dpcm 29 settembre 2025 che incrementa, dal 1° gennaio 2026, le unità di personale dell’area professionale operativa, nei segmenti di consigliere ed esperto: portandoli da 273 a 375; e di coordinatore e assistente: da 181 a 242.

Nel complesso si passa da 506 a 669 unità per l’Agenzia, istituita dal Dl n. 82/2021, che ha il compito di tutelare la sicurezza e la resilienza nello spazio cibernetico. ACN inoltre si occupa di prevenire e mitigare il maggior numero di attacchi cibernetici e di favorire il raggiungimento dell’autonomia tecnologica.

La finalità dell’intervento è quello di adeguare il personale ai nuovi compiti in materia di cybersicurezza, derivanti dal quadro normativo UE e nazionale (direttiva NIS2 e decreto legislativo 138/2024). Restano imvece 12 i dirigenti di livello generale e 40 quelli di livello “non generale”.

La copertura finanziaria è assicurata dalle risorse già previste dall’art. 18 del DL 82/2021, integrate dagli stanziamenti aggiuntivi previsti dal Dlgs 138/2024 e dal DL 25/2025. Il decreto è operativa da oggi 12 novembre.

Secondo i dati presentati nel corso di “Cyber Security 2025”, evento di Assolombarda in collaborazione con ACN, sono 1795 gli eventi di cybersicurezza, tra incidenti, attacco, problemi di privacy, registrati nei primi 6 mesi di quest’anno soltanto a Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Ad esser a rischio sarebbero soprattutto le 23mila telecamere delle aziende del territorio, alle quali è possibile accedere senza autenticazione.

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