Professione e Mercato

Avvocati tributaristi (Uncat), limiti alla IA nell’accertamento fiscale

Il XXXVI Congresso forense ha approvato le due mozioni “Uncat”, su AI ed esclusività del patrocinio in Cassazione

Il Congresso forense ha approvato “a larghissima maggioranza” le due mozioni “Uncat”, firmataria Raffaella D’Anna, dedicate, la prima, a porre limiti all’utilizzo della AI nell’accertamento fiscale; la seconda volta a riaffermare la esclusività - in capo agli Avvocati iscritti all’Albo dei Cassazionisti- del patrocinio dinanzi alle magistrature superiori nel processo tributario. “Uncat - afferma il presidente Gianni Di Matteo - esce dal Congresso di Torino con l’approvazione di due mozioni su temi che pressocché tutta l’assise ha condiviso. Proseguiremo nelle relazioni istituzionali per dare concretezza ai principi affermati nelle mozioni”.

Intelligenza artificiale e fisco. La mozione su AI e fisco, approvata con il 94,8% dei voti favorevoli, evidenzia i rischi connessi all’uso dell’intelligenza artificiale nell’analisi del rischio fiscale, come previsto dalla recente riforma di cui alla legge 111/2023 e il decreto legislativo di attuazione n. 13/2024, in particolare per l’interconnessione tra banche dati pubbliche e fonti aperte prive di garanzie di qualità e affidabilità.

La mozione richiama dunque la necessità di escludere l’utilizzo di dati da fonti aperte; garantire sempre l’intervento umano e la possibilità di contestare l’esito dell’analisi algoritmica; prevedere tutele legislative e non solo regolamentari in materia di diritti dei contribuenti; istituire una Authority indipendente che vigili sull’impiego dell’AI e delle nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione.

Patrocinio in Corte di Cassazione. La seconda mozione, approvata con l’88,5% dei voti, attiene al tema del patrocinio nel rinvio pregiudiziale in Cassazione (art. 363-bis c.p.c.) applicabile anche al processo tributario.

La mozione dunque chiede che la rappresentanza davanti alla Corte di Cassazione spetti esclusivamente agli avvocati iscritti all’Albo Speciale, e non anche agli altri professionisti abilitati nel processo tributario di merito. Si evidenzia l’esigenza di uniformare le prassi e di prevenire costituzioni non legittime, a tutela dei diritti delle parti e della corretta amministrazione della giustizia.

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