Diritti degli avvocati malati oncologici: la nuova guida di Cassa Forense
Cassa Forense, in collaborazione con AIMaC e CNF, ha pubblicato la guida “I diritti degli avvocati malati oncologici”, un vademecum per orientare i professionisti sulle tutele previdenziali e assistenziali disponibili
Cassa Forense ha realizzato la guida “I diritti degli avvocati malati oncologici, presentata nei giorni scorsi nel corso del XXXVI Congresso Nazionale Forense di Torino. L’iniziativa, pensata per fornire un supporto concreto agli iscritti che affrontano un percorso di cura oncologica, è stata illustrata dalla presidente della Cassa Maria Annunziata e dal presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco, nell’ambito dei lavori congressuali dedicati al benessere e alla tutela della professione forense.
Un lavoro congiunto
La guida è frutto della collaborazione tra Cassa Forense, Consiglio Nazionale Forense (CNF) e Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC).
Come ricordato da Pietro Alosi, consigliere di amministrazione di Cassa Forense, l’obiettivo principale è “fornire agli avvocati malati oncologici e ai loro familiari un’agile sintesi dei principali strumenti di tutela”, aiutandoli a orientarsi in un percorso complesso e spesso gravoso anche sul piano burocratico.
Disabilità oncologica e diritti degli iscritti
La guida affronta in modo chiaro e sintetico il tema della disabilità oncologica, illustrando le forme di tutela previste dallo Stato e quelle aggiuntive offerte da Cassa Forense.
Il documento sottolinea come la malattia oncologica, ai sensi della normativa vigente, comporti il riconoscimento di specifiche agevolazioni “ed è necessario conoscere i propri diritti per poterli esigere ed esercitare efficacemente in ogni contesto” si legge, infatti, nel preambolo dell’opuscolo. L’obiettivo è infatti quello di garantire risposte rapide e personalizzate a chi si trova in condizioni di fragilità.
Le tutele previdenziali e assistenziali previste
Tra le principali misure illustrate nell’opuscolo figurano le tutele giuridiche ed economiche predisposte dallo Stato, come l’esonero del pagamento del ticket per patologia, il riconoscimento della pensione di inabilità civile, l’indennità di accompagnamento nei casi più gravi (ecc.).
A queste si aggiungono, le misure previdenziali ed assistenziali ad hoc predisposte da Cassa Forense, fra cui: la pensione di invalidità e di inabilità, l’esonero temporaneo dal versamento del contributo minimo soggettivo, l’assistenza indennitaria, la polizza per la copertura sanitaria assicurativa e i contributi per spese di ospitalità in istituti per anziani, malati cronici o lungodegenti. Nella guida si segnalano, inoltre, le iniziative riguardanti il follow up oncologico e il progetto “Mens sana in Corpore sano” avviato da Cassa Forense per promuovere il benessere e la salute mentale degli avvocati attraverso la prevenzione e il trattamento delle patologie.
Un impegno per una professione più inclusiva
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno di Cassa Forense e del CNF per promuovere una professione più equa, solidale e sostenibile, capace di tutelare i propri iscritti anche nei momenti di maggiore vulnerabilità, al fine di “garantire in tempi rapidi le risposte ai quesiti, con lo scopo di migliorare e semplificare il percorso di accesso ad ogni forma di tutela durante la malattia”.