Professione e Mercato

Esami d'avvocato, per gli orali si va verso la prova da remoto

Il Ministero pensa di tornare alle indicazioni del Dl 34/20 (che ha perso efficacia il 30 settembre): candidato in presenza con Presidente e Segretario

immagine non disponibile

di Francesco Machina Grifeo

Dopo lo stop agli scritti dell'esame di avvocato 2020, proseguono invece gli orali per chi ha superato le prove lo scorso anno. Lo ha confermato sempre ieri su Facebook il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Per coloro che hanno superato gli scritti svolti nel 2019 – ha scritto -, le prove orali proseguiranno perché è possibile, al momento, implementare modalità che garantiscano la sicurezza e la salute dei candidati e dei membri delle commissioni".

Il Dpcm del 4 novembre scorso, che ha sospeso lo "svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni", non si applica infatti alle prove orali.

Il Presidente delle Commissione centrale per l'esame, Alberto Marchesi, con una nota inviata ai Presidenti delle Sottocommissioni Distrettuali apre agli orali da remoto. Dopo aver chiarito che le prove "potranno continuare a svolgersi secondo le indicazioni già rese note dalla Commissione Centrale", afferma che "è in corso di valutazione, sul piano normativo, la possibilità di reintrodurre la possibilità di svolgimento delle prove orali con modalità da remoto, secondo le indicazioni già contenute nel Dl 34/20, convertito nella legge 77/20, che hanno perso efficacia in data 30 settembre 2020".

Il decreto infatti, all'articolo 254 (Misure urgenti in tema di concorso notarile ed esame di abilitazione all'esercizio della professione forense), prevedeva che il Presidente della commissione centrale poteva autorizzare per gli esami orali lo svolgimento con modalità di collegamento da remoto ferma restando la presenza, presso la sede della prova di esame, del presidente della sottocommissione, del segretario e del candidato da esaminare. Ed i presidenti delle sottocommissioni "procedono allo svolgimento delle prove in conformità ai criteri organizzativi uniformi stabiliti dalla Commissione centrale".

Siccome invece l'attuale Dpcm contiene disposizioni valide su tutto il territorio nazionale ed altre applicabili a livello regionale, la nota del Ministero precisa che resta comunque salva la possibilità di ogni Sottocommissione distrettuale, di "differire ad altra data le sedute di esame già calendarizzate, laddove vi siano difficoltà nella composizione del collegio od in presenza di situazioni ambientali, connotate da oggettiva criticità, che rendano sconsigliabile o comunque inopportuno lo svolgimento delle prove orali nei giorni ed agli orari già indicati".

Intanto con una nota di questa mattina alcune Associazioni dei praticanti - InOltre Alternativa Progressista; UPA – Unione Praticanti Avvocati; APRA-Palermo - chiedono chiarezza sulle date in cui si svolgeranno gli esami e "soprattutto" sulle tempistiche legate alla correzione "al fine di non coinvolgere la sessione di dicembre 2021, che si spera preveda già l'applicazione di una riforma che garantisca candidati e prestigio della professione".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©