Responsabilità

Gelli-Bianchi, i requisiti minimi di garanzia delle polizze assicurative obbligatorie

Una delle novità più significative del decreto attuativo della legge 24/2017 è l’obbligo di formazione continua (ECM) come condizione per l’ottenimento della copertura assicurativa

Two doctors discussing patient notes in an office pointing to a clipboard with paperwork as they make a diagnosis or decide on treatment.

di Sauro Mostarda

Il Decreto Gelli-Bianco, formalmente noto come legge n. 24 del 2017, rappresenta una significativa evoluzione nella regolamentazione della responsabilità civile in ambito sanitario in Italia. Entrato in vigore il 1° marzo 2024, dopo quasi sette anni dall’emanazione della legge n. 24 del 2017, il decreto attuativo introduce importanti novità che riguardano la copertura assicurativa per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie, ponendo enfasi su una gestione più rigorosa del rischio e su requisiti assicurativi più dettagliati.

Il principale obiettivo del Decreto Gelli-Bianco è fornire un quadro normativo chiaro e stabile per la gestione del rischio sanitario, garantendo una maggiore tutela sia per i pazienti sia per i professionisti sanitari. Prima dell’emanazione del decreto, infatti, molte strutture sanitarie gestivano il rischio attraverso sistemi di autoritenzione (Self Insurance Retention, SIR) o con coperture assicurative non adeguate, caratterizzate da elevati livelli di franchigia e limitazioni retroattive.

Ora, l’articolo 10 della Legge Gelli-Bianco stabilisce che tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, debbano obbligatoriamente avere una copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e lavoratori, o adottare misure equivalenti. Inoltre, i professionisti sanitari che esercitano la loro attività al di fuori di queste strutture, in regime libero-professionale o all’interno di strutture per contratti con pazienti, sono obbligati a stipulare un’assicurazione adeguata per i rischi legati all’attività professionale, a tutela dei clienti. Gli operatori sanitari che lavorano in qualsiasi capacità all’interno di strutture sanitarie o sociosanitarie devono anche sottoscrivere una polizza assicurativa per colpa grave, a loro spese, per garantire l’efficacia delle azioni di rivalsa.

Requisiti minimi di garanzia delle polizze assicurative (Art. 10)

Il decreto stabilisce requisiti minimi dettagliati per le polizze assicurative obbligatorie, come previsto dall’Articolo 10 della Legge n. 24/2017. Le strutture sanitarie e sociosanitarie, sia pubbliche che private, e i professionisti sanitari devono sottoscrivere polizze che garantiscano:

Massimali di Garanzia: I massimali minimi di garanzia variano in base alla tipologia di struttura e alle prestazioni erogate:

Strutture ambulatoriali senza prestazioni protette: Massimale non inferiore a €1.000.000,00 per sinistro e un massimale annuo non inferiore al triplo di quello per sinistro.

Strutture non chirurgiche, ortopediche, anestesiologiche e parto: Massimale non inferiore a €2.000.000,00 per sinistro e un massimale annuo non inferiore al triplo di quello per sinistro.

Strutture chirurgiche, ortopediche, anestesiologiche e parto: Massimale non inferiore a €5.000.000,00 per sinistro e un massimale annuo non inferiore al triplo di quello per sinistro.

Sinistri riconducibili a una stessa causa: Massimale per sinistro e per anno non inferiore al triplo del massimale per sinistro indicato per le diverse categorie di strutture.

Retroattività: Le polizze devono garantire la copertura per richieste di risarcimento presentate per la prima volta durante il periodo di validità della polizza, relative a fatti avvenuti nei 10 anni precedenti.

Requisiti minimi di garanzia e condizioni generali di operatività delle misure analoghe (auto-ritenzione del rischio)

Fondo Specifico di Copertura dei Rischi: Le strutture che optano per l’auto-ritenzione del rischio devono costituire un fondo specifico sufficiente a coprire i costi attesi per i rischi in corso al termine dell’esercizio.

Fondo Messa a Riserva per Competenza dei Risarcimenti: Deve essere costituito un fondo destinato alla riserva per risarcimenti relativi a sinistri denunciati e non ancora liquidati. La congruità degli accantonamenti è certificata da un revisore legale o dal collegio sindacale.

Funzione Valutazione Sinistri: Le strutture devono istituire una funzione interna per valutare, sul piano medico-legale e giuridico, la pertinenza e la fondatezza delle richieste di risarcimento indirizzate alla struttura.

Linee guida per il trasferimento del rischio in caso di cambio di assicuratore

Obblighi dell’assicuratore subentrante: In caso di subentro contrattuale, la nuova impresa di assicurazione è tenuta a rispettare le medesime condizioni contrattuali e di copertura previste dal contratto originario, inclusi i massimali di garanzia e le condizioni di retroattività.

Inserimento nel bilancio delle strutture di un fondo rischi e un fondo riserva per competenza, destinati alla copertura dei risarcimenti per i sinistri denunciati

Costituzione dei Fondi: Le strutture sanitarie devono prevedere nel proprio bilancio la costituzione di un fondo rischi per coprire le responsabilità derivanti dall’attività sanitaria e un fondo per la messa a riserva dei risarcimenti per sinistri denunciati ma non ancora liquidati.

Ricostituzione dei Fondi: Nel caso in cui il fondo rischi venga utilizzato e risulti insufficiente, deve essere immediatamente ricostituito. È prevista anche la possibilità di stipulare una polizza assicurativa a copertura dell’eventuale esaurimento del fondo.

Formazione continua (ECM) come condizione per la copertura assicurativa (Art. 12)

Una delle novità più significative del decreto è l’obbligo di formazione continua (ECM) come condizione per l’ottenimento della copertura assicurativa. Secondo l’Articolo 12, i professionisti sanitari devono completare almeno il 70% dei loro obblighi formativi entro il triennio ECM 2023-2025 per essere idonei alla copertura. Questa misura è stata introdotta per garantire che i professionisti rimangano aggiornati sulle migliori pratiche e sulle evoluzioni normative, migliorando così la qualità e la sicurezza delle cure.

Impatto sul Settore Assicurativo

Tali nuove disposizioni imposte dal decreto hanno un impatto significativo sul settore assicurativo: le compagnie di assicurazione devono adattare le loro offerte per conformarsi ai nuovi requisiti, sviluppando polizze che soddisfino i massimali di garanzia e le condizioni di retroattività stabilite dal decreto. Durante il periodo transitorio di 24 mesi, gli assicuratori e gli operatori sanitari devono adeguare le proprie polizze e misure organizzative ai nuovi standard normativi, creando spesso polizze più personalizzate e dettagliate che coprono specifici scenari legati all’errore medico.

Tuttavia, la scelta della polizza assicurativa più adatta può rappresentare una sfida complessa per le strutture sanitarie e i professionisti. È fondamentale selezionare coperture che siano pienamente conformi alle disposizioni del Decreto Gelli-Bianco e che, allo stesso tempo, rispondano alle specifiche esigenze della propria pratica.

Dopotutto, avere una polizza assicurativa conforme al Decreto Gelli-Bianco offre numerosi vantaggi. Prima di tutto, fornisce protezione finanziaria e legale in caso di accuse di malpractice, salvaguardando la reputazione e la carriera dei professionisti sanitari. Inoltre, strutture e professionisti dotati di coperture assicurative adeguate possono gestire reclami e sinistri in modo più efficiente, evitando costosi procedimenti legali e mantenendo la fiducia dei pazienti.

La rivoluzione del Decreto e la chiara mappatura dei requisiti delle coperture assicurative dovrà indirizzare la riflessione anche sul tema della sicurezza dei dati in sanità, argomento ancora delicato che apre nuovi ed interessanti scenari grazie all’evoluzione della tecnologia.

In conclusione, il Decreto Gelli-Bianco rappresenta una svolta nella gestione della responsabilità sanitaria in Italia, introducendo requisiti più stringenti per le polizze assicurative e incentivando la formazione continua dei professionisti sanitari. Le nuove regole mirano a creare un sistema più solido e affidabile, migliorando la tutela per i pazienti e la serenità lavorativa per i professionisti sanitari. L’implementazione del decreto richiederà un attento monitoraggio per garantirne l’efficacia e l’aderenza alle nuove normative.

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