Penale

Ingiusta detenzione, no all’indennizzo se il giudice non indaga su dolo o colpa grave

La Cassazione, con sentenza 33530 del 2025, ha chiarito che il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione richiede l’accertamento dell’assenza di dolo o colpa grave da parte dell’interessato

di Anna Marino

Il diritto all’equa riparazione per ingiusta detenzione, anche quando derivante da errori successivi alla condanna, è subordinato all’assenza di dolo o colpa grave da parte dell’interessato. La Corte di cassazione, con sentenza 33530 del 2025, chiarisce infatti che il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall’art. 314 c.p.p. e dall’art. 5 CEDU, deve essere valutato considerando l’assenza di dolo o colpa grave da parte dell’interessato. Richiamando la Convenzione Europea dei ...