Nella conversione in legge n. 74/2025 si notano una serie di norme, nello sforzo di edulcorare la sostanza per tentare di fare inghiottire la pillola a chi senza colpa ha perso un treno già partito o, più seriamente, ha perso uno stato di cittadinanza già posseduto, ma non più riconoscibile.
Sembra proprio quasi una resipiscenza, quella di aver voluto inserire le norme d'ora innanzi esaminate, dopo la conferma del drastico affossamento ad opera del Dl n. 36/2025 delle radici italiane all'estero conseguenti alle massicce emigrazioni; nella conversione in legge n.74/2025 si nota infatti una serie di norme, nello sforzo di edulcorare la sostanza per tentare di fare inghiottire la pillola a chi senza colpa ha perso un treno già partito o, più seriamente, ha perso uno stato di cittadinanza...
L'inutile strumento del "taglia leggi" e la ipertrofia della regolazione
di Marcello Clarich Professore ordinario di diritto amministrativo presso La Sapienza Università di Roma