Penale

Protezione civile, scudo penale per il personale

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un Ddl che limita la punibilità ai soli casi di colpa grave, tenendo conto del contesto emergenziale

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce norme in materia di protezione civile. Il provvedimento sancisce un cambio di paradigma nella responsabilità penale degli operatori del settore: viene infatti introdotto un nuovo articolo nel Codice penale che stabilisce che, nelle attività di gestione e superamento delle emergenze, il personale è punibile solo per colpa grave. Nell’accertamento della colpa si dovrà tener conto del contesto d’urgenza e dei limiti correlati alla disponibilità di dati e risorse. Inoltre, la punibilità è esclusa per le condotte commesse nell’osservanza delle linee guida e raccomandazioni in materia di protezione civile adottate dall’Autorità competente.

L’intervento si concentra sul riconoscimento e sulla tutela degli operatori in ambito nazionale e territoriale, sostiene la specializzazione del personale e rafforza la capacità di risposta del Sistema nazionale di protezione civile.

Si istituisce, nell’ambito della contrattazione collettiva relativa al comparto delle funzioni locali, una sezione contrattuale specifica destinata al personale (dirigenziale e non dirigenziale) delle strutture di protezione civile delle regioni e degli altri enti. Questa misura riconosce la specificità dei compiti e delle responsabilità assunte.

Viene inoltre precisato, come detto, il quadro della responsabilità penale per operatori, autorità e volontari impegnati nella protezione civile. Oltre alla punibilità limitata ai casi di colpa grave e alla valutazione del contesto emergenziale, si stabilisce che non costituiscono reato le azioni poste in essere conformemente alle indicazioni e agli indirizzi tecnici emanati dagli organi competenti.

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