Sanzione per «lite temeraria» se il ricorso è oscuro e incoerente
Dalla Cassazione condanna d’ufficio a pagare una somma a favore dell’altra parte per l’atto che non rispetta i principi di chiarezza e sinteticità codificati dalla riforma Cartabia
Il mancato rispetto dei criteri di chiarezza e sinteticità nella redazione del ricorso può portare non solo alla dichiarazione di inammissibilità dell’atto, ma anche alla condanna del ricorrente a pagare una somma per “lite temeraria”. È accaduto con l’ordinanza 12111 del 7 maggio, con cui la Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso «incoerente nei contenuti e oscuro nella forma», condannando d’ufficio il ricorrente a pagare all’altra parte una somma stabilita in via equitativa, in base ...