Ufficio del processo, ai ricollocati in graduatoria riconosciuta anche l’“anzianità”
Con il Provvedimento del 21 agosto scorso è stata disposta la retrodatazione della immissione in possesso del personale ricollocato in graduatoria e assunto quale vincitore a seguito di provvedimento giudiziario o in autotutela
Via libera da parte del Ministero della Giustizia, provvedimento del 21 agosto scorso a firma del Dg Mariaisabella Gandini, alla retrodatazione della data di immissione in possesso del personale dell’Ufficio del processo ricollocato in graduatoria e assunto quale vincitore a seguito di provvedimento giudiziario o in autotutela.
In precedenza, era stata riconosciuta solo la sede che avrebbero potuto scegliere se fossero stati da subito nella posizione corretta in graduatoria. Mentre non era stata retrodatata la loro immissione in servizio, con il rischio di pregiudicarli nei successivi concorsi (dove contano anzianità di servizio e punteggi aggiuntivi).
Secondo Via Arenula, dunque, siccome nell’esecuzione dei provvedimenti di ricollocazione dei partecipanti al Concorso pubblico per il reclutamento a tempo determinato di 8.171 unità di personale non dirigenziale dell’Area funzionari, “l’aver garantito unicamente la scelta della corretta sede”, può “arrecare un pregiudizio ai potenziali candidati che abbiano prestato – o prestino - servizio come addetti UPP”, il Dicastero ha deciso di riconoscere “la retrodatazione della data di immissione in possesso, a far data da febbraio 2022 e nella specie dal 14 febbraio 2022 per i vincitori codice CASS- Corte di Cassazione e dal 21 febbraio 2022 per i vincitori della procedura indetta per gli altri distretti di Corte di Appello”.
Inoltre, per coloro che sono stati ricollocati in graduatoria e assunti in data successiva rispetto a quella che sarebbe spettata loro in virtù di detti provvedimenti, viene riconosciuta “la retrodatazione della immissione in possesso, a decorrere dalla data in cui sarebbero stati assunti ove fossero stati collocati, già all’origine, nella posizione corretta della graduatoria”.
Viene così riconosciuta l’anzianità di servizio “virtuale” a partire dal 2022, con i relativi benefici in termini di valorizzazione del servizio prestato e per il riconoscimento della carriera.
Il provvedimento è notificato tramite pubblicazione sul sito del Ministero della Giustizia e comunicato anche a Funzione Pubblica e Formez PA.