Withers ottiene la certificazione per la parità di genere
Lo Studio Legale Withers annuncia il conseguimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere: un nuovo importante traguardo che attesta l’impegno concreto dello Studio nella promozione di una cultura professionale fondata su inclusione, equità e valorizzazione delle diversità.
Lo Studio Legale Withers annuncia il conseguimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere: un nuovo importante traguardo che attesta l’impegno concreto dello Studio nella promozione di una cultura professionale fondata su inclusione, equità e valorizzazione delle diversità.
Attraverso politiche che favoriscono pari opportunità e che promuovono la crescita professionale in un contesto di collaborazione, Withers si impegna a costruire un ambiente di lavoro in cui tutti i talenti possano esprimersi appieno.
In Italia, il 64% del totale della forza lavoro è costituito da donne. Focalizzandosi invece sul team dedicato esclusivamente alla pratica legale, la rappresentanza femminile si attesta al 50%. Un segnale particolarmente positivo arriva tra le nuove generazioni: il 75% dei praticanti sono donna così come il 53% dei professionisti abilitati under 40, confermando una sempre maggior presenza femminile.
“Questo riconoscimento rappresenta non solo un traguardo significativo in continuità con quanto già riconosciuto a Withers nel mondo, ma anche una responsabilità: quella di trasformare i principi di equità e inclusione in azioni concrete che generino valore per le persone e per le comunità con cui interagiamo” – ha dichiarato Roberta Crivellaro, Managing Partner di Withers in Italia.
Il traguardo della certificazione per la parità di genere in Italia si inserisce in un percorso strutturato avviato dallo Studio a livello globale in tema di diversità, equità e inclusione, grazie all’adozione di standard riconosciuti come la Mansfield Certification Plus nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Si tratta di una certificazione che premia le organizzazioni che garantiscono almeno il 30% di rappresentanza di gruppi sottorappresentati nei processi di assunzione e promozione verso ruoli di leadership. Anche su scala mondiale i dati parlano chiaro: il 66% della forza lavoro è composto da donne, con una rappresentanza femminile del 44% tra i partner. Numeri che testimoniano un impegno concreto nel superare le barriere tradizionali, promuovere una leadership inclusiva e costruire ambienti di lavoro equi e rappresentativi, capaci di attrarre e valorizzare talenti in linea con le esigenze di una società sempre più diversificata.


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