L'Italia è ancora il Paese con il maggior numero di liberi professionisti. I dati nazionali rivelano però qualche segnale di flessione, sia pure disomogeneo: una brusca battuta d'arresto si è avuta nel 2020 per effetto della crisi pandemica. Dall'analisi dei redditi inoltre si registra una crescita generalizzata con variazioni positive per tutti i gruppi professionali, sia pure con intensità diverse. Questa l'istantanea del rapporto presentato il 12 novembre scorso al Cnel da Confprofessioni sulle professioni ordinistiche e non ordinistiche che nell'editoriale di questa settimana viene minuziosamente descritto e analizzato.
Nel panorama delle libere professioni in Europa, l'Italia si conferma il Paese con il maggior numero di liberi professionisti.
È questa una prima istantanea del rapporto presentato il 12 novembre scorso al Cnel da Confprofessioni sulle professioni ordinistiche e non ordinistiche.
I dati nazionali rivelano però qualche segnale di flessione, sia pur disomogeneo, tra i vari comparti.
Al 2023 l'aggregato dei liberi professionisti conta circa 1 milione e 360 mila unità, pari al 27% del lavoro indipendente...
Immigrazione: un modo di far leggi che porta a norme poco organiche
di Ennio Codini - Professore associato di diritto pubblico presso l'Università Cattolica di Milano