Civile

Aiuto al suicidio, di nuovo alla Consulta il requisito dei trattamenti di sostegno vitale nella disciplina

La libertà di autodeterminazione e il diritto a una vita dignitosa rappresentano principi fondamentali che devono essere salvaguardati anche nella fase terminale dell’esistenza. Il rispetto di tali principi non può essere subordinato alla circostanza della sottoposizione a trattamenti di sostegno vitale

di Valeria Cianciolo

Il requisito dei “trattamenti di sostegno vitale”, previsto dalla normativa vigente per l’accesso al suicidio assistito, si rivela privo di una reale funzione di tutela della vita o di prevenzione di potenziali abusi. Al contrario, la sua applicazione appare arbitraria e produce effetti discriminatori, in quanto introduce una distinzione ingiustificata tra malati che versano in condizioni di sofferenza e irreversibilità analoghe, ma che si differenziano unicamente per la dipendenza o meno da trattamenti...