Cassazione civile: le principali sentenze di procedura della settimana
La selezione delle pronunce della Suprema corte depositate nel periodo compreso tra il 22 ed il 29 aprile 2022
Nel consueto appuntamento con i depositi della giurisprudenza di legittimità in materia processualcivilistica, si propongono, nel periodo oggetto di scrutinio, le pronunce che, in particolare, si sono soffermate sulle seguenti tematiche o questioni: (i) sentenza e nullità per motivazione apparente; (ii) sentenza e principio dell'efficacia riflessa del giudicato; (iii) pronunce sulla sola competenza e regime impugnatorio; (iv) mediazione delegata dal giudice, rappresentanza del difensore ed avveramento condizione di procedibilità; (v) domanda di indennizzo "ex lege" n. 89/2001, irragionevole durata della procedura fallimentare e termine decadenziale; (vi) notificazione atti processuali, mancato perfezionamento non imputabile al notificante e conservazione effetti; (vi) rito ordinario, rito del lavoro, erronea trattazione e regime impugnatorio;
(viii) udienza di precisazione delle conclusioni, istanze istruttorie ed omessa partecipazione del difensore.
PROCEDURA CIVILE – I PRINCIPI IN SINTESI
SENTENZA – assazione, sezioni unite civili, sentenza 28 aprile 2022, n. 13394 – Presidente Manna – Relatore Di Paolantonio
Procedimento civile – Impugnazioni – Applicazione di rito erroneo in primo grado – Proposizione dell'appello – Ultrattività del rito seguito in primo grado – Fondamento. (Cpc, articoli 190, 325, 326, 327, 342 e 426)
Ove una controversia sia stata erroneamente trattata in primo grado con il rito ordinario, anziché con quello speciale del lavoro, le forme del rito ordinario debbono essere seguite anche per la proposizione dell'appello, che, dunque, va proposto con citazione ad udienza fissa. Se, invece, la controversia sia stata trattata con il rito del lavoro anziché con quello ordinario, la proposizione dell'appello segue le forme della cognizione speciale. Ciò, in ossequio al principio della ultrattività del rito, che – quale specificazione del più generale principio per cui l'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile deve avvenire in base al principio dell'apparenza, cioè con riguardo esclusivo alla qualificazione, anche implicita, dell'azione e del provvedimento compiuta dal giudice – trova fondamento nel fatto che il mutamento del rito con cui il processo è erroneamente iniziato compete esclusivamente al giudice (Nel caso di specie, relativo ad un giudizio di risarcimento danni da sinistro stradale, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la sentenza impugnata con la quale la corte territoriale aveva dichiarato inammissibile l'appello proposto dal ricorrente in quanto tardivo).
• Cassazione, sezione III civile, ordinanza 29 aprile 2022, n. 13504 – Presidente Spirito – Relatore Pellecchia
Procedimento civile – Udienza di precisazione delle conclusioni – Omessa partecipazione del difensore – Istanze istruttorie non accolte in corso di giudizio e riproposte dopo il rigetto, ma prima dell'udienza di precisazione delle conclusioni – Presunzione di conferma delle istanze formulate – Sussistenza. (Cpc, articoli 183, 187, 188 e 189)
In caso di mancata partecipazione del procuratore di una parte all'udienza di precisazione delle conclusioni, debbono intendersi richiamate le richieste precedentemente formulate, ivi comprese le istanze istruttorie che la parte abbia reiterato dopo che ne sia stata rigettata l'ammissione (Nel caso di specie, accogliendo il ricorso, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la sentenza gravata per avere la corte d'appello ritenuto l'appellante decaduto dalle istanze istruttorie; in particolare, il ricorrente aveva precisato che ad un prima udienza, fissata per la precisazione delle conclusioni, il proprio difensore aveva chiesto di riesaminare le richieste istruttorie, riesame non accolto con ordinanza emessa nella stessa data, che poi ad una successiva, fissata sempre per la precisazione delle conclusioni, il difensore aveva chiesto di ammettere la prova per testimoni, e che, infine, all'ultima udienza, quando la causa era stata trattenuta in decisione, il difensore del ricorrente era risultato assente) (Riferimenti giurisprudenziali: Cassazione, sezione civile III, sentenza 20 novembre 2020, n. 26523).
• Cassazione, sezione II civile, ordinanza 29 aprile 2022, n. 13524 – Presidente Di Virgilio – Relatore Besso Marcheis
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