Delitti del «4-bis», l’anomalo stop alla concessione di pene sostitutive
Il divieto «salvato» dalla Consulta resta un caso unico nel nostro ordinamento, dato che è stata superata l’ostatività assoluta per i benefici penitenziari
Il divieto di applicare le pene sostitutive ai condannati per i delitti indicati nell’articolo 4-bis della legge sull’ordinamento penitenziario (legge 354/1975), per cui la Corte costituzionale, con la sentenza 139 del 29 luglio 2025, ha dichiarato infondate le questioni di legittimità sollevate dal Gup e dalla Corte d’appello di Firenze, resta un caso unico nel nostro ordinamento. Infatti, l’ostatività assoluta in materia di concessione dei benefici penitenziari è stata superata in seguito al decreto...