La modifica apportata intende circoscrivere le ipotesi in cui è possibile derogare all'obbligo di deposito telematico in caso di malfunzionamento dei sistemi informatici. A tale scopo si prevede, uniformando la disciplina a quella recentemente introdotta per il processo penale telematico
Il decreto correttivo circoscrive le ipotesi in cui è possibile derogare all'obbligo di deposito telematico in caso di malfunzionamento dei sistemi informatici, mentre i recenti provvedimenti del DGSIA chiariscono che l'avvocato, nell'effettuare un deposito telematico, deve verificare che la busta cifrata "Atto.enc" generata dal redattore sia di peso informatico inferiore o pari a 60 Megabyte, dovendo, diversamente, ricorrere ai depositi multipli complementari. Sotto il versante del processo da remoto...
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Contro l'abuso dei decreti d'urgenza ruolo sempre più attivo della Consulta
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Macerata