Non è difficile vaticinare (specie perché i voti contrari sono stati 109, ben oltre gli 80 necessari) che la riforma costituzionale nota come di "Separazione delle carriere" è destinata, in seguito all'approvazione in tempi assai brevi del Senato, ad essere sottoposta all'approvazione dell'intero corpo elettorale in un referendum
Il disegno di legge costituzionale, intitolato "Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare", è stato approvato il 18 settembre 2025 in seconda votazione dalla Camera dei deputati con 243 voti a favore su 400. Una maggioranza ampia, ma non pari al quorum dei due terzi dei componenti necessaria, ai sensi dell'articolo 138, comma 3, della Costituzione, per non fare luogo al referendum popolare, ove richiesto da "un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila...
I punti chiave
- Gli aspetti critici della riforma…
- …la moltiplicazione degli enti...
- …l'enorme discrezionalità rimessa alla legislazione ordinaria…
- …l'inaffidabilità dei sorteggi…
- …l'intrinseca contraddittorietà della quasi totale separazione delle carriere e le ulteriori conseguenti criticità…
- …l'istituzione della nuova giurisdizione disciplinare speciale articolata in due gradi di merito...
- …le dubbie ripercussioni della riforma sulle giurisdizioni amministrativa e speciali…
- …qualche conclusione…
- … il dilemma fondamentale
Congresso forense, un laboratorio per un'avvocatura più moderna
di Francesco Greco - Presidente del Consiglio nazionale forense