Amministrativo

Unaep, avvocati amministrativisti vigilino su uso dell’IA

L’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (Unaep) è intervenuta al congresso dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (Unaa) in corso a Trieste

“L’avvocato amministrativista non è più solo un difensore “a valle” davanti al giudice amministrativo, ma un consulente a monte, capace di rafforzare la partecipazione, di prevenire il contenzioso e di garantire che i principi di legalità e trasparenza continuino a essere il cuore della funzione amministrativa. È questa la vera sfida di una professione che vuole rimanere al passo con i tempi: unire la tradizione giuridica con le competenze digitali e le sensibilità nuove imposte dalla tecnologia e dalla società contemporanea”, è quanto afferma l’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (Unaep)intervenendo al congresso dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (Unaa) in corso a Trieste.

“L’avvocato deve essere in grado non solo di utilizzare le piattaforme telematiche ma anche di guidare i propri assistiti in un percorso spesso complicato, garantendo che la digitalizzazione non diventi un ostacolo all’effettività dei diritti. Da questo punto di vista, il tema dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi decisionali è centrale. Sempre più spesso, infatti, le decisioni amministrative derivano, in tutto o in parte, da processi automatizzati e l’avvocato amministrativista oggi deve arricchirsi di una nuova responsabilità: vigilare sulla trasparenza degli algoritmi, chiedere motivazioni comprensibili, difendere i cittadini e le imprese da eventuali errori o discriminazioni generate da sistemi non sempre controllabili”.

“L’avvocato amministrativista deve saper essere un interprete per la collettività. Non basta conoscere la legge: occorre saperla spiegare, renderla accessibile a cittadini, associazioni, realtà economiche. In altre parole, trasformare il linguaggio complesso dell’amministrazione in un linguaggio comprensibile e fruibile, contribuendo così alla fiducia nei confronti delle istituzioni” conclude la nota dell’Unaep.

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