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Marchi rinomati e patronimici, la Cassazione circoscrive il “giusto motivo”

Per stabilire se l’uso di un segno tragga indebito vantaggio dalla notorietà di un marchio anteriore rinomato occorre valutare l’intensità della rinomanza, il grado di distintività, la somiglianza tra i segni e la prossimità dei prodotti o servizi protetti

di Gian Paolo Di Santo*

Con l’ordinanza n. 18675/2025 pubblicata l’8 luglio 2025, la Cassazione è tornata ad affrontare tematiche relative ai rapporti tra marchi rinomati e patronimici. Il presente commento analizza l’iter che ha portato a tale decisione e brevemente contestualizza tali istituti, facendo riferimento alla giurisprudenza europea ed italiana formatasi in tema.

I procedimenti presso l’UIBM e la Commissione Ricorsi

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