Professione e Mercato

CAPITANI CORAGGIOSI, i big del capitalismo italiano si raccontano in un podcast

Al via la prima edizione di CAPITANI CORAGGIOSI, 10 episodi sul tema "governance" condotti da Matteo Erede e Matteo Bonelli di BonelliErede. Tra i protagonisti: Franco Bernabè, Lucia Morselli e Patrizia Micucci


Con la prima uscita - Franco Bernabè, una vita ai vertici del capitalismo italiano , prende il via la prima edizione del podcast Sole 24 Ore dedicato al tema governance condotto da Matteo Bonelli e Matteo Erede

L'idea del podcast - nasce da un profondo senso di insoddisfazione che i suoi due autori e conduttori – Matteo Bonelli e Matteo Erede – condividono verso le risposte troppo facili che la dottrina ‘ortodossa' tende a dare ai problemi di governance delle imprese e delle organizzazioni in genere, incluse le istituzioni e gli stati. Bonelli ed Erede sono avvocati dello studio omonimo e si confrontano quotidianamente con problemi di governance.

Matteo Bonelli, autore di numerose pubblicazioni, è direttore scientifico del Modulo24 Società. Per lavoro ma anche per passione, ha spesso tentato un approccio un po' meno convenzionale alla soluzione dei problemi di governance, studiando regole innovative, pubblicando articoli su giornali riviste e blog (fra cui Econopoly del Sole 24 Ore) e poi, nel 2020, scrivendo un libro che prova a esplorare i problemi di governance ‘fuori dalla [loro] scatola'.

Matteo Erede, nel suo ruolo di avvocato e accademico, si è occupato di corporate governance nell'ambito di alcune delle più note battaglie societarie degli ultimi anni, oltre a farne materia di insegnamento nel suo corso di Advanced Company and Business Law presso l'Università Bocconi, e di ricerca, con la pubblicazione di diversi articoli e contributi in materia.

Pur tenendo sempre presente l'evoluzione del pensiero teorico e gli esiti del dibattito in corso a livello sia nazionale sia internazionale, Capitali coraggiosi mira a creare uno spazio in cui poter ascoltare l'esperienza professionale e il racconto personale di chi vive in prima persona, quotidianamente, i problemi del governo dell'impresa e di altre forme di organizzazione dell'azione collettiva: leader di società quotate, private e pubbliche, e di fondi d'investimento, investitori attivisti, esponenti del mondo bancario e della finanza – uno studiato insieme di individui straordinari che raccontano di sé e di quanto hanno potuto conoscere a capo di organizzazioni complesse e che meglio di chiunque possono evidenziare pregi e difetti dei modelli di governance.

Questi, infatti, dovrebbero tenere conto anche (e forse soprattutto) delle esperienze positive e negative dei loro ‘attori', in modo da correggere le proprie disfunzioni con meccanismi analoghi a quelli dei mercati efficienti. Il capitalismo può infatti continuare a essere uno straordinario motore di crescita e di sviluppo, purché se ne accettino anche i risvolti impietosi, a partire dalla "distruzione creatrice" delle cose che non funzionano.

Oggi il modello capitalista liberale sta affrontando una nuova, grande crisi, trovandosi accerchiato, da un lato, da chi invoca un intervento più muscolare dello stato nell'economia e, dall'altro lato, da chi vagheggia una libertà senza responsabilità, che poi porta al rifiuto delle sue naturali conseguenze.

I PROTAGONISTI

Franco Bernabè, una vita ai vertici del capitalismo italiano
Franco Bernabè è stato ai vertici – per più di quarant'anni – di organizzazioni internazionali, gruppi privati, public companies e imprese pubbliche (italiane e straniere). In una carriera che non ha eguali nel nostro paese, Franco ha vissuto da protagonista i momenti più critici della storia economica italiana recente ed è stato testimone di culture d'impresa molto diverse tra loro. Traendone una grande lezione: ciò che conta davvero non è la scelta dei modelli, ma la loro coerenza.

Lucia Morselli e l'amore per la matematica
Lucia Morselli è stata (ed è ancora) una "combattente" in un mondo dominato da uomini. E lo ha fatto quando la cultura d'impresa era molto più dura di oggi. Non tutti sanno, però, che il primo amore di Lucia è stata la matematica, in cui si è laureata alla Normale di Pisa e ha poi preso un Phd alla Sapienza di Roma. Ed è da quest'amore che è nato il "piacere delle cose fatte bene", che è poi la forza che le ha consentito di emergere senza l'aiuto di nient'altro.

• Patrizia Micucci, la grande finanza vista dall'interno
Patrizia Micucci ha vissuto gran parte della sua carriera in istituzioni finanziarie internazionali. Ha sperimentato la cultura dei "barbari al cancello" (barbarians at the gate) delle banche d'affari americane, e quella più felpata delle banche al servizio della grandeur dell'economia francese. In ogni caso sempre al servizio dei grandi capitalisti. Ultimamente ha deciso che era giunto il tempo di "restituire" (to give back) e a iniziato a dedicarsi alla crescita della media impresa italiana, mettendole a disposizione un capitale non solo finanziario, ma anche più "paziente" e "umano".


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