Giustizia

Tribunale di Roma, Galletti: «situazione drammatica, scoperture fino al 70%»

La denuncia del Presidente del Coa sulla base dei dati forniti dal Tribunale: "mancano giudici e personale, amministrare e riceve giustizia così è impossibile, servono interventi immediati"

di Francesco Machina Grifeo

A lanciare l'allarme sulle carenze di organico, lo scorso 23 febbraio, era stato lo stesso Presidente del Tribunale Roberto Reali con una lettera indirizzata alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia. «Al 30 maggio scorso - spiega il Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati della Capitale Antonio Galletti - la situazione è addirittura peggiorata. I numeri della carenza d'organico nel Tribunale di Roma e dell'Ufficio del Giudice di Pace hanno ormai superato i livelli di guardia. Amministrare e ricevere giustizia, in queste condizioni, è praticamente impossibile».

Questa la situazione fotografata dal Presidente Reali e segnalata a Via Arenula per cui però nulla è stato fatto: su un totale di 373 posti previsti in organico per i magistrati togati i presenti sono 322, di cui 5 prossimi alla quiescenza, mentre 11 sono in procinto di essere trasferiti. A questi occorre aggiungere le posizioni di esonero che ammontano al 4.50% del totale. «Escluso il posto direttivo, dunque, la scopertura è pari al 15%.» «E nel computo – spiega Reali - non si è tenuto conto dei magistrati che usufruiscono della legge 5 febbraio 1992 n. 104 con conseguente esonero dal conferimento degli incarichi (ad es. esame per l'iscrizione all'albo degli Avvocati, o dei dottori Commercialisti etc)».

Per quanto riguarda i Giudici Onorari, poi, la «scopertura di organico è ancor più elevata - aggiunge il Presidente del Tribunale -, infatti a fronte di una previsione di 197 giudici, ne sono presenti appena 102», praticamente siamo al 50%. Con riferimento invece al personale amministrativo, su un totale di 1.205 posti previsti in organico sono coperti soltanto 802 posti, la scopertura quindi è pari a 403 unità, «cui si vanno ad aggiungere 87 unità tra comandi e distacchi, applicati e fuori ruolo, raggiungendo così un totale di 490 persone non presenti». Da tale numero vanno tuttavia sottratte 15 unità che provengono da altri uffici giudiziari e 3 posti in esubero.

Per quanto riguarda i Giudici di Pace, l'organico prevede 210 unità ma allo stato sono in servizio soltanto 62 giudici. Mentre con riferimento al personale amministrativo, su un organico di 128 persone sono presenti 87 unità distribuite tra i vari livelli con una scopertura pertanto pari al 32%, in particolare nella qualifica dei direttori amministrativi e dei cancellieri. Degli 87 presenti poi 14 unità sono distaccate presso altri uffici mentre 5 unità sono presenti provenienti da attre amministrazioni.

Per il Presidente Galletti siamo di fronte ad «una situazione drammatica che è stata più volte denunciata in passato, ma che non conosce miglioramenti nonostante gli arrivi per l'ufficio del processo, che non possono certo sostituire giudici ed impiegati». «Già nel marzo del 2021 - prosegue il Presidente del COA - avevamo lanciato un appello ai ministri Cartabia e Brunetta per segnalare la gravità della situazione ma soluzioni concrete non ne sono venute. Basti dire che come Ordine Forense forniamo da anni servizi al Tribunale ed al Giudice di Pace per sveltire le procedure, ad esempio, per la liquidazione dei compensi da gratuito patrocinio. Ma è chiaro che, quando si parla anche di fortissime scoperture d'organico di giudici, queste si traducono in disservizi per gli utenti e in ultima analisi in denegata giustizia. Inutile lamentarsi dei ritardi della macchina giudiziaria – aggiunge -, se poi non c'è chi scrive le sentenze, chi cura le pratiche, chi le archivia».

La conclusione di Galletti dunque non cambia: «E' triste dirlo, ma non possiamo che rivolgerci al Governo e, insieme col Presidente del Tribunale, segnalare la gravità della situazione e l'urgenza del problema. O vogliamo ritrovarci di nuovo a gennaio prossimo, come del resto accade in tutte le Inaugurazioni dell'Anno Giudiziario, a piangere tutti insieme sulla mole dell'arretrato e la lentezza del sistema?».

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