Civile

Cassazione civile: le principali sentenze di procedura della settimana

La selezione delle pronunce della Suprema corte depositate nel periodo compreso tra il 19 dicembre 2022 ed il 6 gennaio 2023

di Federico Ciaccafava

Nel consueto appuntamento con i depositi della giurisprudenza di legittimità in materia processualcivilistica, si propongono, nel periodo oggetto di scrutinio, le pronunce che, in particolare, si sono soffermate sulle seguenti tematiche o questioni: (i) principio di corrispondenza tra chiesto pronunciato e vizio di omessa pronuncia; (ii) deliberazione della decisione, composizione collegio e nullità della sentenza; (iii) procura alle liti, difetto di rappresentanza tecnica e limiti alla sanatoria; (iv) Rca e risarcibilità delle spese sostenute dal danneggiato per attività stragiudiziale; (v) interruzione del processo ed assolvimento onere di tempestiva riassunzione; (vi) notificazioni, società e presunzione di ricezione dell'atto; (vii) mediazione delegata e condizione di procedibilità; (viii) inesatta indicazione del nome della parte e procedimento di correzione; (ix) spese di lite, prestazioni previdenziali ed assistenziali e risarcimento per lite temeraria ; (x) giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, notifica del titolo ed assolvimento oneri probatori; (xi) espropriazione presso terzi, ordinanza di assegnazione e rimedi esperibili dal terzo pignorato; (xii) praticante abilitato, legittimazione al patrocinio e giudizio di appello dinanzi al tribunale.

PROCEDURA CIVILE – I PRINCIPI IN SINTESI

POTERI DEL GIUDICE • Cassazione, sezione III civile, ordinanza 4 gennaio 2023, n. 108 – Presidente De Stefano – Relatore Rossetti

Procedimento civile – Difensori – Praticante abilitato – Legittimazione ad esercitare il patrocinio – Appello dinanzi al tribunale – Esclusione – Fondamento. (Rd, n. 1587/1933, articolo 8; Legge n. 479/1999, articolo 7; Legge, n. 247/2012, articolo 41; Cpc, articolo 82)
Il praticante avvocato non è legittimato ad esercitare il patrocinio nel giudizio di appello che si svolge dinanzi al tribunale in composizione monocratica nelle cause civili di competenza del giudice di pace, poiché tali cause non sono ricomprese nell'elenco di cui all'art. 7 della legge n. 479 del 1999, norma che deroga alla regola generale secondo la quale il patrocinio legale è subordinato al superamento dell'esame di Stato ed all'iscrizione all'albo degli avvocati e, quindi, di stretta interpretazione (Nel caso di specie, ritenuto fondato il motivo di impugnazione con cui la ricorrente aveva dedotto la nullità del giudizio di appello, in quanto, al momento della notifica dell'atto di gravame avverso la sentenza resa in prime cure, il difensore dell'ente comunale controricorrente, pur avendo superato l'esame di abilitazione, non aveva ancora perfezionato la sua iscrizione nell'albo degli avvocati, la Suprema Corte ha accolto il ricorso e, cassando senza rinvio la pronuncia gravata, dichiarato la nullità del giudizio di appello). (Riferimenti giurisprudenziali: Cassazione, sezione civile III, ordinanza 8 aprile 2020, n. 7754; Cassazione, sezione civile II, sentenza 29 febbraio 2016, n. 3917; Cassazione, sezione civile III, sentenza 19 dicembre 2014, n. 26898).
• Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 gennaio 2023, n. 224 – Presidente Travaglino – Relatore Moscarini

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