Giustizia

Anac, per i certificati attiva la Piattaforma digitale del Min Giustizia

Il ministero della Giustizia ha attivato i primi servizi sulla Piattaforma digitale nazionale dati (Pdnd): “è un primo passo, l’obiettivo per i cittadini è il casellario giudiziario online attraverso lo Spid”

28/12/2010 Roma, sede del Ministero di Grazia e Giustizia di via Arenula

Il Ministero della Giustizia ha attivato negli scorsi mesi i primi servizi tramite la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), destinati all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). L’iniziativa, allineata con il nuovo Codice degli Appalti, spiega una nota di Via Arenula, rappresenta un passo iniziale verso un futuro più trasparente, rapido ed efficiente per il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) ed è anche un passo in avanti significativo verso la digitalizzazione dei processi amministrativi e la semplificazione delle procedure che rientra fra le priorità dell’azione di Governo.

In questa prima fase i servizi chiave messi a disposizione sono rappresentati da due certificati disponibili attraverso la PDND, fondamentali per verificare la legalità e l’affidabilità degli operatori economici: 1) Certificato del Casellario Giudiziale ex articolo 28 Dpr 313/2002: una certificazione completa e dettagliata dei precedenti penali di chi partecipa alle gare d’appalto; 2) Certificato Sanzioni Amministrative ex articolo 32 Dpr 313/2002: un documento essenziale per verificare l’integrità degli operatori economici sottoposti a verifica, inclusivo delle sanzioni amministrative ricevute.

La collaborazione tra il Dipartimento per l’innovazione tecnologia della Giustizia ed il personale del Casellario Giudiziale del Dipartimento degli Affari di Giustizia, unitamente al personale ANAC per le attività di competenza, prosegue la nota del Ministero, ha reso i certificati facilmente accessibili, riducendo i tempi e i costi delle procedure amministrative. L’integrazione tra ministero della Giustizia e ANAC, resa possibile grazie alla PDND, punta a rinnovare il modo in cui le informazioni vengono condivise e utilizzate nella gestione degli appalti pubblici.

“Questo primo passo – conclude la nota ministeriale - è solo l’inizio di un percorso di innovazione della Pubblica Amministrazione in Italia. L’obiettivo, fra le altre cose, è quello di arrivare a consentire ai cittadini di ottenere il casellario giudiziario accedendo online attraverso lo spid, senza doversi recare presso gli uffici giudiziari”.

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