Assemblea ENALJ, Spagna e Italia sotto osservazione
Nell’assemblea generale di ENALJ tenutasi a Bergamo dal 9 all’11 maggio 2025, all’ordine del giorno la riforma della magistratura onoraria italiana e la questione spagnola
La cooperazione all’interno della Rete delle Associazioni Europee dei Giudici Laici favorisce un prezioso scambio di informazioni sulle strutture organizzative in cui sono impiegati i giudici onorari nei singoli sistemi giudiziari, sul loro status e sulle condizioni di impiego nonché sugli orientamenti giurisprudenziali relativi alle domande risarcitorie e /o volte alla qualificazione del loro rapporto di lavoro, alla luce delle sentenze interpretative della Corte di Giustizia; in particolare, della Direttiva 1999/70/Ce, Clausola 5, punto 1, lettera a), dell’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato.
Dal confronto è emerso che i magistrati onorari sono impiegati in maniera costante e cospicua, non solo in Italia ma anche in Spagna, per sopperire alle carenze organizzative e strutturali del sistema giudiziario e che le azioni giudiziarie intraprese non hanno avuto sorte migliore di quelle promosse dai giudici onorari italiani.
Secondo i rapporti sullo stato di diritto della Commissione Europea, in Italia, l’inefficienza del sistema giustizia ha costituito un problema significativo poiché la durata dei procedimenti rimane ancora tra le più lunghe nell’Ue. L’apporto dei giudici onorari in Italia, nel corso degli anni, si è reso fondamentale in una situazione di perenne emergenza a cui non hanno sopperito neppure le recenti riforme (sulla revisione della geografia giudiziaria col Dlgs 155/2012 e 156 /2012, nuovamente sul rito con il Dlgs 149/2022, Riforma Cartabia e sulla digitalizzazione dei processi entrata in vigore per il giudice di pace, il 30.6.23).
Anche l’ultima riforma della magistratura onoraria, con la legge di recente approvazione n° 51 del 15 aprile 25 entrata in vigore il 1° maggio 2025, non si evidenzia risolutiva di una questione atavica perché presenta ancora numerose criticità e questioni irrisolte. Analoghe problematiche affliggono il sistema giudiziario spagnolo e di conseguenza la magistratura non professionale in Spagna
Il magistrato onorario spagnolo a rischio precarietà - Anche in Spagna sussiste concreto il rischio che, a causa dell’inefficienza cronica del sistema giudiziario, si riproponga una figura di magistrato onorario perennemente precario. La Commissione Europea per quanto riguarda l’Italia, dopo avere avviato la procedura di infrazione (INFR(2016)4081), per i magistrati onorari entrati in servizio dopo il 15 agosto 2017 ha inviato un parere motivato supplementare il 3 ottobre 2024, per mancato allineamento della legislazione italiana al diritto del lavoro dell’Ue; in particolare, ha evidenziato che le norme previste dalla recenti riforme non sono in linea con le norme europee riguardanti il diritto del lavoro e le pari opportunità in quanto l’Italia non ha fornito risposte sostanziali adeguate né adottato provvedimenti per rimediare alle questioni individuate dalla stessa Commissione nel suo parere motivato del luglio 2023. La soluzione, attualmente, per il cosiddetto ruolo a esaurimento è rappresentata dalla recente legge di riforma. Tuttavia, resta ancora atteso l’esito conclusivo della procedura di infrazione.
La Commissione Europa ha invitato anche il Governo Spagnolo a prevenire l’utilizzo abusivo di rapporti di lavoro a tempo determinato e a evitare condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico. Il 3 ottobre 2024, ha inviato una lettera complementare di costituzione in mora anche alla Spagna (INFR(2014)4334) per non avere previsto adeguate misure dissuasive e di prevenzione per i lavoratori del pubblico impiego. In questo contesto, le associazioni di categoria dopo numerose interlocuzioni, denunciano il rischio che i giudici non professionali svolgano stabilmente attività di supplenza poiché, a causa dei numerosi pensionamenti, gli organici della magistratura ordinaria non sono stati coperti. Lamentano i magistrati non professionali che il governo spagnolo non abbia rispettato la normativa europea sul lavoro a tempo determinato permettendo l’abuso reiterato di contratti a termine per coprire esigenze diventate permanenti e strutturali del sistema giustizia.
La presenza di magistrati onorari in Spagna è molto significativa e la loro situazione presenta analogie con il sistema italiano, nel reclutamento, nelle funzioni svolte sia all’interno delle procure che dei tribunali con le medesime problematiche che, negli anni, hanno dato corso a una vera e propria saga della magistratura onoraria italiana
Giudici sostituti e magistrati supplenti - In Spagna operano circa 1000 giudici supplenti e magistrati supplenti che svolgono funzioni analoghe ai giudici onorari di tribunale. I primi svolgono le funzioni di giudice monocratico mentre i sostituti, in genere, operano nei collegi e ogni anno, in base al merito, possono scegliere la funzione da svolgere. Da decenni coprono le carenze diventate strutturali di organico della magistratura di carriera con rinnovi anche ultratrentennali e svolgono, obbligatoriamente in via esclusiva, le stesse funzioni dei magistrati di carriera ma non hanno diritti equivalenti in termini di stabilità, retribuzione, protezione e garanzie sociali.
Il sostituto avvocato e l’avvocato pubblico ministero - Il Ministerio Fiscal è l’ufficio del pubblico ministero, composto da un avvocato pubblico ministero, da un pubblico ministero e da un pubblico ministero della Camera. Il ruolo del Fiscal, sostituto del pubblico ministero è una figura che subentra a questo quando non è presente o non è in grado di svolgere le sue funzioni. Ha gli stessi compiti e le stesse responsabilità. La sostituzione può avvenire per diversi motivi, come assenza, malattia o trasferimento, ma anche per gestire carichi di lavoro particolarmente pesanti.
In Spagna, attualmente, ci sono più di 400 sostituti avvocati pubblici ministeri con rinnovi biennali, con situazioni che durano da oltre 15 anni e addirittura fino a 37 anni. Questo ha garantito anche alla procura spagnola di sopperire alle inefficienze del sistema svolgendo i Fiscales sostituti un ruolo sovrapponibile a quello dei pubblici ministeri titolari. Prima sprovvisti di ogni tutela previdenziale e assistenziale, attraverso varie rivendicazioni, hanno ottenuto la copertura previdenziale.
Anche per i giudici non professionali in Spagna l’obiettivo resta la stabilizzazione - In Spagna, si evidenzia una crescente uniformità nelle inerzia dei governi che si sono succeduti, in uno alla mancanza di volontà di eliminare la condizione di precarietà e riconoscere le tutele lavorative ai magistrati non professionali. La giurisprudenza, a oggi, ne denega il ruolo di lavoratori a tempo determinato, nel solco delle decisioni già assunte dal giudice europeo per i magistrati italiani di cui i giudici spagnoli anche con oltre 35 anni di attività, invocano l’applicazione, senza ottenere risoluzioni favorevoli alle loro rivendicazioni, per abusiva reiterazione del contratto a termine
Anche il governo spagnolo ha messo in cantiere una riforma per la magistratura non professionale contenuta in una disposizione aggiuntiva unica al disegno di legge in itinere approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio 2025, come progetto di riforma alla legge organica del potere giudiziario e per l’ampliamento e il rafforzamento della carriera giudiziaria e della pubblica accusa.
Viene così introdotto un processo straordinario di stabilizzazione dell’occupazione temporanea nelle carriere giudiziarie e del pubblico ministero per superare lo stato di precarietà sia per i giudici sostituti che per quelli impiegati nell’uffici del pubblico ministero.
Possono partecipare al processo selettivo coloro che, in possesso della laurea in Giurisprudenza o titolo equivalente, dimostrano di avere almeno cinque anni di esperienza professionale.
Dovranno redigere un parere pratico relativo a un caso specifico riguardante il diritto sostanziale e processuale in qualsiasi ramo del diritto. La selezione avverrà secondo una graduatoria per merito e titoli in base ai posti messi a concorso. Saranno conteggiati anche gli anni di servizio pregressi.
È prevista un’indennità economica per i giudici supplenti, magistrati sostituti e pubblici ministeri sostituti che, essendo in servizio come tali, non superino il processo di selezione per la stabilizzazione. Non partecipare alla procedura comporterà la rinuncia tombale a ogni ulteriore indennità e diritto.
I giudici non professionali contestano fortemente la riforma che non prevedendo un percorso privilegiato di stabilizzazione o norme transitorie per i giudici in servizi da anni, non garantisce il risultato che si prefigge mentre non è neppure prevista alcuna adeguata misura risarcitoria
Conclusioni - Le recenti sentenze del giudice europeo, sulle questioni italiane, hanno riconosciuto al magistrato onorario che svolge in modo non marginale attività giurisdizionale il ruolo di giudice comune europeo e la conseguente possibilità, come giudice del rinvio, di porre questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Tuttavia, anche i giudici non professionali spagnoli, da decenni, offrono un apporto ritenuto fondamentale per il sistema giudiziario spagnolo in perenne affanno e la recente riforma in itinere ne implementa il reclutamento fino a 6.500 per il prossimo decennio senza offrire, comunque garanzie per evitare abusi reiterati di contratti a termine.
Anche se ritenuti insostituibili e integrati nel sistema i giudici onorari spagnoli scontano la riottosità degli omologhi di carriera, dell’avvocatura e della giurisprudenza, che secondo un copione già visto, non sono favorevoli alla loro stabilizzazione nonostante l’esclusività obbligatoria dell’impegno e la loro indiscussa professionalità e produttività.
*Dottore di ricerca in Diritto dell’Ue; assegnista di ricerca Università Vanvitelli
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di Marco Fabri - Dirigente di ricerca presso il Consiglio nazionale delle ricerche