Professione e Mercato

Avvocati tributaristi, la delega fiscale lancia la volata alla specializzazione

Il presidente Uncat Gianni Di Matteo: «Sempre più specializzati per cogliere le opportunità dei nuovi spazi professionali»

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L’attuazione della delega fiscale apre nuovi spazi professionali che richiedono specializzazione. Il messaggio arriva dall’Uncat (Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi). A partire dall’allargamento della cooperative compliance. Le opportunità - come spiega una nota dell’Uncat - riguardano i nuovi compiti che sono riconosciuti agli avvocati, oltre che ai commercialisti, come il tax control framework, ossia la certificazione delle aziende per il controllo del rischio fiscale; oppure lo spazio che si apre con la strategia e pianificazione aziendale, che è un tipo di consulenza che ben si presterebbe a riconoscere gli avvocati come categoria professionale privilegiata nella sua erogazione. Ma più in generale a essere toccate sono tutte le procedure previste dalla disciplina della crisi d’impresa e quelle di compliance.

«Buona parte degli avvocati tributari sono già revisori dei conti, e in quanto tali appongono il visto di conformità sui bilanci. La specifica preparazione sia sostanziale che processuale, con la capacità di prevedere le eventuali patologie, mettono oggi al centro della riforma l’avvocato tributarista come consulente privilegiato nel risk management fiscale», ha sottolineato Gianni Di Matteo, intervenendo al convegno «L’avvocato tributarista: Passato, presente, futuro» in occasione del trentennale della costituzione della Camera degli avvocati tributaristi di Milano.

La via della specializzazione

«Occorre continuare convinti - ha proseguito Di Matteo - sulla via della specializzazione, in attesa che si chiarisca il quadro della formazione specialistica con il Consiglio Nazionale Forense. Uncat continuerà sulla strada della specializzazione, unica via a maggior ragione oggi dopo la riforma fiscale, appunto. Accogliamo con disponibilità fattiva gli inviti venuti dal presidente della commissione Finanze della Camere dei deputati, Marco Osnato, e della presidente del Consiglio di presidenza tributaria, Carolina Lussana, al confronto operativo per sciogliere i nodi normativi e organizzativi».

«L’avvocato tributarista, con la preparazione sostanziale e processuale, ben può affiancare i clienti, imprese e cittadini, lungo tutto l’arco della relazione tributaria, in sinergia con i commercialisti», ha ribadito Fabiola Del Torchio, presidente della Camera tributaria di Milano e vicepresidente Uncat.

Restano gli elementi di criticità già sollevati dall’Uncat, come nei casi del decreto delegato contenzioso o di quello sull’accertamento, in particolare sui limiti alla emersione di elementi di fatto diversi da quelli dedotti in via prioritaria nelle osservazioni iniziali.

Il ruolo dei protocolli

C’è poi il fronte più operativo dell’organizzazione delle Corti di giustizia tributaria, del funzionamento del processo tributario telematico e dei concorsi per l’assunzione dei magistrati professionali. Dall’Uncat sottolineano come sia stata avviata una interlocuzione con il Consiglio di Presidenza della Giustizia tributaria per un confronto su questi temi.

In questo contesto si inseriscono i protocolli che si stanno elaborando sul territorio. In particolare, il protocollo firmato dalla Camera tributaria di Milano (presidente Fabiola Del Torchio e vicepresidente Raffaella D’Anna) e Corte di giustizia di primo grado, prevede la condivisione di numerose buone prassi che accompagnano gli operatori sin dalle attività di cancelleria, nelle attività di udienza (ad esempio rinvio in caso di udienze concomitanti del medesimo difensore), nello svolgimento della udienza (ad esempio l’individuazione di fasce orarie e segnalazione di ritardi; relazione introduttiva del giudice relatore con specifiche richieste alle parti in ordine ad aspetti della controversia che sia necessario chiarire; discussione in udienza con congrui spazi temporali alle parti con possibilità di replica su argomenti non emersi precedentemente nel contradditorio tra le parti).

Il protocollo è stato elaborato dalla commissione sul processo della Cat Milano, coordinata da Fabio Pace. Per la Corte di giustizia ha sottoscritto Domenico Chindemi, già presidente sezione tributaria della Cassazione.

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