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Fintech: una vera e propria rivoluzione finanziaria

Le risorse straordinarie destinate dall'Europa per fronteggiare la crisi pandemica ed avviare la ripresa economica contribuiranno ulteriormente a rafforzare la spinta in atto, che potrebbe, inoltre, trovare una sponda favorevole nell'attuazione dei programmi governativi.

di Michele Nigriello e Beatrice Rota*

È la contrazione di "financial technology", ovvero tecnologia finanziaria. Si tratta genericamente del processo di innovazione tecnologica che sta rivoluzionando il mondo della finanza.

Sicuramente la pandemia da Covid-19 e la spinta del Recovery Fund hanno agito come acceleratore imponendo all'Italia massicci investimenti in digitalizzazione raggiungendo negli ultimi mesi anche con l'adozione del PNRR (Piano nazionale di resistenza e resilienza) l'apice della rivoluzione Fintech.

Le risorse straordinarie destinate dall'Europa per fronteggiare la crisi pandemica ed avviare la ripresa economica contribuiranno ulteriormente a rafforzare la spinta in atto, che potrebbe, inoltre, trovare una sponda favorevole nell'attuazione dei programmi governativi.

Nel 2018 l'intero comparto Fintech ha fatto registrare un più 120% di crescita, con un giro d'affari che sfiora i 40 miliardi di dollari, ad oggi conta più di 1.500 startup in tutto il mondo ed un bacino di utenza che copre la quasi totalità della popolazione globale.

Le principali finalità del digitalizzazione finanziaria sono:

- consentire a tutti l'accesso ai servizi finanziari indipendentemente dalla provenienza geografica, lo stato sociale o economico;

- l'innovazione dei pagamenti:

- dai pagamenti mobili sino al contactless;- portafogli virtuali ai pagamenti biometrici;- pagamenti con QR Code e pagamento P2P (Postepay, Whatsapp pay);

- sviluppo di un'intelligenza artificiale contro le frodi come strumento di protezione dei pagamenti ad attivazione vocale;

- Insurtech combinazione intelligente di assicurazione e tecnologia;

- Conti digitali e modello c.d. "Buy now – pay later" ossia gli acquisti a rate su internet.

Con l'adozione del PNRR il fenomeno della digitalizzazione attraverso il "Piano Transizione 4.0" prevede lo stanziamento di 13,38 miliardi di euro per aumentare la competitività del sistema produttivo italiano, favorire la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica attraverso l'erogazione di diversi finanziamenti sia livello nazionale sia a livello europeo come i fondi NIT0 (ossia Nuove Imprese a tasso 0") che finanzia piani di investimento fino a 1.5 milioni per imprese con anzianità inferiore a 36 mesi e fino a 3 milioni per imprese con anzianità superiore a 36 ed inferiore a 60 mesi.

Per le startup innovative, invece, lo strumento si chiama Smart&Smart e finanzia un piano di investimento fino a 1.5 milioni concedendo un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 10 anni per 80% delle spese.

A livello normativo, in data 2 luglio 2021 è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 100 del 30 aprile 2021, concernente il "regolamento recante attuazione dell'art. 36, commi 2 bis e seguenti, del Decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. "Decreto Crescita")" convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 giugno 2019, n 58, " s ulla disciplina del Comitato e della sperimentazione Fintech (c.d. Regolamento Fintech)".

Pertanto il Regolamento, che attua quanto previsto dal Decreto Crescita si articola in due Capi:

Capo I: disciplina la composizione, le modalità di funzionamento e le attribuzioni del Comitato Fintech.

In particolare il Comitato Fintech ha il compito di individuare gli obiettivi, definire i programmi e porre in essere le azioni per favorire lo sviluppo della tecno-finanza, nonché di formulare proposte di carattere normativo e di agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e con le Autorità;

Capo II: reca le norme in materia di sperimentazione Fintech (c.d. regulatory sandbox) individuando le attività per le quali può essere richiesta la sperimentazione, i requisiti soggettivi ed oggettivi nonché le modalità di accesso alla sperimentazione, l'ambito operativo della sperimentazione e, infine, la disciplina della conclusione della fase di sperimentazione.

E' importante rilevare che la sperimentazione dovrà essere a tempo (con durata massima pari a 18 mesi), conformarsi al principio di proporzionalità e deve essere caratterizzata da requisiti patrimoniali ridotti, adempimento semplificati e proporzionati alle attività che si intende svolgere, tempi di autorizzazione ridotti e perimetri di operatività definiti.

In termini generali, il regolamento è volto a promuovere l'innovazione tecnologica consentendo alle imprese Fintech di testare nuovi servizi e prodotti legati all'impiego di tecnologie informatiche, nei settori finanziario, creditizio, assicurativo, sotto il monitoraggio dell'Autorità di Vigilanza competente e per un periodo di tempo limitato.

Da una prima lettura del testo di Legge e grazie alla sinergia e stretta collaborazione tra lo studio legale P&N Law Firm, con il team di Pay Nice, startup italiana attiva nel mondo del mobile payment, si è potuto saggiare alcuni elementi di criticità della normativa, soprattutto per le startup fintech, per le quali potrebbe risultare particolarmente complicato accedere alla sperimentazione attesa la mole di lavoro che richiede rispettare tutte le richieste formali previste.

Solo a scopo esemplificativo:

• l'art. 9 prevede che la presentazione della richiesta vada fatta a diverse autorità competenti, a seconda del tipo di attività della Fintech quindi non esiste un unico destinatario che faccia da "centro di smistamento" delle varie richieste;

• l'art. 10 in tema di contenuti della richiesta di ammissione alla sperimentazione richiede:

una descrizione dettagliata del progetto, dei suoi obiettivi, durata, uno studio preliminare di fattibilità con valutazione prospettica della sostenibilità economica, l'indicazione dei potenziali rischi.

" Questi strumenti finanziari ci consentiranno di riavvicinare i consumatori alle attività dei nostri centri storici. Siamo di fronte all'opportunità di restituire ai retailer la competitività di un tempo . " Sottolinea l'A.D. di PayNice Vescovi Simone.

A fronte di queste importanti novità e agevolazioni si può parlare di una vera e propria rivoluzione fintech nel modo finanziario e bancario italiano.

*a cura degli avv.ti Michele Nigriello e Beatrice Rota, Studio Legale Possenti Nigriello




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