Il continuo ricorso a contratti di somministrazione può far scattare il rapporto a tempo indeterminato
Il datore, infatti, ricorre, al contratto di somministrazione solo per rapporti di breve durata
Illegittimo il ricorso a una serie continua di contratti di somministrazione, proprio in virtù della natura temporanea di questa tipologia di lavoro. Pertanto deve essere il giudice di merito a valutare se la reiterata stipula del contratto possa concedere al lavoratore un rapporto a tempo indeterminato. La Cassazione (sentenza n. 29570/22) ha precisato che nel caso concreto non è stata fornita alcuna spiegazione oggettiva al fatto che l'impresa utilizzatrice interessata fosse ricorsa a una successione di contratti di lavoro mediante agenzia interinale. I Supremi giudici - a tal proposito – hanno chiarito che spetta al giudice nazionale verificare (nel contesto del quadro normativo nazionale e tenendo conto delle circostanze di specie), se viene aggirata una delle disposizioni delle direttiva 2008/104, a maggior ragione, laddove a essere assegnato all'impresa utilizzatrice in forza dei contratti successivi in questione, sia sempre lo stesso lavoratore. Ora – si legge nella sentenza – nel caso esaminato nessuna di queste valutazioni è stata effettuata dal giudice di merito che si è limitato a constatare la decadenza dall'impugnativa dei singoli contratti di somministrazione, ma non ha affrontato in alcun modo l'ulteriore questione dell'eventuale elusione del combinato disposta dalla norma interna e sovranazionale da cui si evince il carattere "strutturalmente" temporaneo del ricorso alla somministrazione. Gli Ermellini, poi, hanno precisato che se il lavoratore è decaduto dall'impugnazione del singolo contratto, compito del giudice è quello di verificare se il successivo e continuo invio mediante missioni del medesimo lavoratore possa condurre a un abusivo ricorso all'istituto della somministrazione. Tale complessiva valutazione non è stata compiuta nel caso di specie e dovrà essere svolta dal giudice del rinvio, tenendo conto delle disposizioni nazionali e Ue. I giudici, in particolare, dovranno verificare se la successione di contratti di somministrazione possa configurare un rapporto a tempo indeterminato al quale è stata artificiosamente attribuita la forma di una successione di contratti di lavoro tramite agenzia interinale con il chiaro scopo di eludere gli obiettivi della direttiva 2008/14, aggirando così la natura temporanea del lavoro interinale.