In "Gazzetta" la delega per la riforma del processo civile: un anno di tempo per i decreti
Il provvedimento entra in vigore il 24 dicembre prossimo, decreti legislativi da adottare entro Natale 2022
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre scorso la legge 26 novembre 2021, n. 206 "Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata". Il provvedimento, che si compone di un unico articolo suddiviso in 44 commi, entra in vigore il 24 dicembre prossimo, da quella data decorrono i termini per l'attuazione delle delega.
Entro Natale 2022 dunque il Governo è deve adottare i decreti legislativi per il riassetto "formale e sostanziale del processo civile". Potrà modificare sia il codice di procedura civile che le leggi processuali speciali perseguendo "obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione" ma sempre rispettando la "garanzia del contraddittorio".
Gli schemi dei decreti legislativi, adottati su proposta del Ministro della giustizia di concerto con il Ministro dell'economia e con il Ministro per l'innovazione tecnologica, saranno poi trasmessi alle Camere per il parere delle Commissioni competenti entro sessanta giorni dalla ricezione. Decorso il predetto termine i decreti possono essere emanati anche in mancanza dei pareri. Qualora poi il Governo non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, dovrà trasmettere nuovamente i testi alle Camere corredati delle relative osservazioni e eventuali modificazioni. I pareri definitivi delle Commissioni sono espressi entro venti giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque emanati. L'esecutivo potrà comunque entro due anni dalla data di entrata in vigore dell'ultimo dei decreti legislativi adottati intervenire con disposizioni integrative e correttive dei Dlgs.
Con l'approdo in G.U. della legge delega, il Governo ha così esaurito gli impegni presi con l'Unione europea sul piano delle riforme della giustizia. Sono stati già approvato infatti la riforma del processo penale e della crisi di impresa, che unitamente alla riforma del processo civile erano le precondizioni per agganciare gli oltre 200 miliardi del PNRR. L'ambizioso obiettivo della riforma civile è quello tagliare del 40% la durata dei processi. Per perseguirlo il provvedimento rafforza i riti alternativi (come la mediazione, negoziazione assistita e arbitrato anche attraverso incentivi fiscali e gratuito patrocinio); semplifica il processo di primo grado attraverso il rafforzamento della prima udienza; semplifica anche la procedura di espropriazione presso terzi; prevede un procedimento unico per i licenziamenti e introduce un rito unitario per tutti i procedimenti in materia di famiglia.