La condizione di quasi flagranza del reato: il concetto di "sorpresa"
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Quasi flagranza - Requisito della sorpresa - Nozione.
Ai fini della quasi flagranza del reato, il requisito della sorpresa del reo con cose o tracce del reato non richiede la diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria, né che la "sorpresa" avvenga in maniera non causale, ma solo l'esistenza di una stretta contiguità fra la commissione del fatto e la successiva sorpresa del presunto autore di esso con le "cose" o le "tracce" del reato.
•Corte di cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 gennaio 2021 n. 2240
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Stato di flagranza - Quasi flagranza - Traccia del reato intrinsecamente equivoca - Necessità di apprezzamenti e valutazioni incompatibili con la semplice constatazione - Arresto - Legittimità - Esclusione - Fattispecie.
In tema di arresto in flagranza, la c.d. "quasi flagranza" - che presuppone la immediata e autonoma percezione, da parte della polizia giudiziaria che proceda all'arresto, delle tracce del reato e del loro collegamento inequivocabile con l'indiziato - deve escludersi se la traccia del reato sia intrinsecamente equivoca e implichi apprezzamenti e valutazioni incompatibili con la semplice constatazione. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato l'ordinanza di convalida dell'arresto dell'indagato trovato in possesso di una banconota di cinquanta euro, operato dalla polizia giudiziaria all'uscita di un ristorante, dopo che il proprietario del locale aveva riferito che un suo collaboratore aveva visto l'arrestato sottrarre una banconota del medesimo taglio dal bancone dell'esercizio commerciale, attesa la natura fungibile del bene il cui possesso non può di per sé dirsi ingiustificato).
Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 febbraio 2020 n. 5349
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Stato di flagranza - Sorpresa dell'indiziato con cose o tracce del reato commesso immediatamente prima - Nozione - Fattispecie.
In tema di arresto in flagranza, l'integrazione dell'ipotesi di c.d. "quasi flagranza", costituita dalla "sorpresa" dell'indiziato "con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima", non richiede che la polizia giudiziaria abbia diretta percezione dei fatti, né che la sorpresa avvenga in modo non casuale, correlandosi invece alla diretta percezione da parte della stessa soltanto degli elementi idonei a farle ritenere sussistente, con altissima probabilità, la responsabilità del medesimo, nei limiti temporali determinati dalla commissione del reato "immediatamente prima". (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto che legittimamente i carabinieri, dopo che un giovane era stato sorpreso in possesso di stupefacente mentre usciva da un'azienda agricola, nel corso della susseguente perquisizione di tale azienda, avessero proceduto all'arresto in flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del suo titolare che aveva tentato di disfarsi di un involucro contenente sostanza stupefacente).
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 17 settembre 2019 n. 38404
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Stato di flagranza - Quasi flagranza - Nozione - Fattispecie.
In tema di arresto in flagranza, la c.d. "quasi flagranza" ricorre quando l'arresto è operato dalla polizia giudiziaria sulla base della immediata e autonoma percezione delle tracce del reato e del loro collegamento inequivocabile con l'indiziato. (Nella fattispecie, la S.C. ha annullato l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che, in un caso di incidente stradale con fuga del conducente, non ne aveva convalidato l'arresto in considerazione del lasso di tempo trascorso dal fatto alla redazione del verbale di arresto, nonostante la polizia fosse giunta sul posto pochi minuti dopo i fatti e, senza intervalli temporali, avesse proceduto all'accertamento dei fatti che aveva, sempre senza soluzione di continuità, condotto all'identificazione dell'autore del reato e alla sua apprensione presso l'abitazione).
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 16 gennaio 2019 n. 1797
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Stato di flagranza - Arresto operato a seguito di informazioni di terzi - "Quasi flagranza" - Sussistenza - Esclusione - Illegittimità dell'arresto - Sussistenza - Ragioni - Fattispecie.
È illegittimo l'arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell'immediatezza del fatto, poiché, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di "quasi flagranza", la quale presuppone la immediata e autonoma percezione, da parte di chi proceda all'arresto, delle tracce del reato e del loro collegamento inequivocabile con l'indiziato. (Nella specie l'arresto era stato eseguito sulla base delle sole indicazioni della persona offesa, riguardanti le generalità dell'aggressore).
•Corte di cassazione, sezioni Unite penali, sentenza 21 settembre 2016 n. 39131
Indagini preliminari - Arresto in flagranza - Stato di flagranza - Quasi flagranza - Nozione - Fattispecie.
Lo stato di quasi flagranza ricorre quando la polizia giudiziaria procede all'arresto in esito a ricerche immediatamente poste in essere non appena avuta notizia del reato, anche se non subito concluse ma protratte senza soluzione di continuità. (Fattispecie in cui la Corte, annullando senza rinvio il provvedimento del Tribunale, ha configurato, in assenza di interruzione delle ricerche degli organi investigativi, lo stato di quasi flagranza in un caso di arresto, susseguente a inseguimento, effettuato da agenti di P.G. immediatamente sopraggiunti in ausilio dei colleghi per primi intervenuti).
•Corte di cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 aprile 2016 n. 17709
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