Comunitario e Internazionale

La nuova regolamentazione sui prodotti sicuri: da fine anno cambiano le regole

Molti i prodotti interessati dalle nuove disposizioni che riguarderanno anche vendite on-line e a distanza - L’applicazione a partire dal prossimo 13 dicembre

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di Giovanna Landi*

L’Europa punta a garantire una sempre maggior sicurezza dei prodotti che circolano nel mercato interno. Nel maggio dello scorso anno è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2023/988, che si applicherà dal prossimo 13 dicembre, contenente nuove regole per la sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori. Il Regolamento, infatti è direttamente applicabile e non necessita di norme nazionali di recepimento.

In questi mesi, quindi gli operatori europei dovranno adeguarsi ai nuovi adempimenti richiesti da tale norma, ma sembra esservi poca informazione su quanto verrà richiesto dalle autorità di vigilanza del mercato. Inutile ricordare che la violazione dei nuovi obblighi sarà punita con sanzioni che saranno stabilite dall’Italia e che sono attese nei prossimi mesi.

È importante sottolineare che il nuovo Regolamento si applica a moltissimi prodotti, ad esclusione di poche categorie elencate (es. medicinali, alimentari, oggetti di antiquariato) e sia a prodotti nuovi che usati, riparati o ricondizionati.

I prodotti che potranno essere immessi sul mercato sono solo quelli definiti sicuri, ossia che, in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili di uso, non presentano rischi, o quantomeno rischi accettabili e coerenti con un elevato livello di protezione della salute e dei consumatori.

Per garantire che i prodotti immessi sul mercato europeo siano effettivamente sicuri, i fabbricanti devono effettuare una preventiva analisi interna dei rischi e redigere una documentazione tecnica contenente la valutazione della sicurezza del prodotto, aggiornandola e mantenendola per 10 anni. I prodotti dovranno essere accompagnati anche da apposite informazioni che consentono l’identificazione del bene e qualsiasi avvertenza o informazione sulla sicurezza del prodotto, in una lingua che sia di immediata comprensione per i consumatori. Ogni prodotto immesso sul mercato europeo dovrà indicare un operatore economico responsabile stabilito in Europa, sia esso il fabbricante, l’importatore o un responsabile autorizzato (che il fabbricante potrà nominare), o anche un prestatore di servizi di logistica.

Le nuove regole si applicano anche alle vendite on-line e alle vendite a distanza, quando l’offerta di prodotti sia destinata a consumatori europei. I fornitori di mercati on-line, infatti, saranno tenuti a designare un punto di contatto unico per consentire la comunicazione diretta, per via elettronica, con le autorità di vigilanza del mercato degli Stati membri, in relazione a questioni di sicurezza dei prodotti. Essi dovranno anche mettere a disposizione dei consumatori tutte le necessarie informazioni sulla sicurezza del prodotto offerto in vendita. Anche importatori e distributori dovranno, dal canto loro, verificare che i prodotti che intendono immettere sul mercato abbiano tutta la documentazione necessaria.

Tutti i soggetti coinvolti (produttori, importatori ecc.) dovranno registrarsi al portale web Safety Gate, strumento già esistente gestito dalla Commissione Europea per la raccolta e scambio di informazioni tra autorità, venditori e consumatori. Con il nuovo Regolamento, il portale diventerà obbligatorio e supporterà tutte le procedure di ritiro e richiamo di prodotti difettosi, oggi noto come sistema di allarme rapido (RAPEX). Il pubblico potrà accedere gratuitamente e liberamente alle informazioni messe a disposizione e potrà segnalare a sua volta prodotti non sicuri presenti sul mercato.

Al momento sul portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Ministero dello Sviluppo Economico, autorità designata alla vigilanza sui consumatori), o di altre autorità italiane, non risultano essere pubblicate guide o altri supporti pratici per informare e rispondere ai dubbi degli operatori italiani. Ad esempio, ci si interroga sui contenuti della documentazione che il fabbricante dovrà predisporre e mettere a disposizione, e come ci si dovrà regolare nel caso di prodotti usati.

Questo nuovo Regolamento stimolerà lo scambio di informazioni lungo la catena di approvvigionamento dei prodotti destinati al consumo, replicando precedenti esperienze normative, come, ad esempio, gli obblighi informativi previsti dal Regolamento REACH per i prodotti chimici. 

Proprio sulla scorta di tale esperienza, è facile prevedere delle difficoltà iniziali soprattutto per le PMI, ovvero per gli importatori che dovranno richiedere ed ottenere documentazione integrativa necessaria per la commercializzazione dei prodotti in Europa ma ignota a produttori extra europei.

Sentiremo comunque molto parlare di questo Regolamento in futuro, poiché modificherà in maniera rilevante il nostro Codice del Consumo e contiene alcune previsioni di cui sarà interessante seguire l’effettivo sviluppo, come la rete europea delle autorità degli Stati membri competenti per la sicurezza dei prodotti, ovvero meccanismi di confronto tra la Commissione e le autorità nazionali, in caso queste ultime abbiano pareri discordanti sul livello di sicurezza di un prodotto venuto in Europa.

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*A cura dell’Avv. Giovanna Landi, Managing Partner di Landilex

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