Professione e Mercato

Le inversioni di ruolo, riflessioni sulla carriera negli studi legali d'affari

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di Daniela Toreto*

Il cataclisma attuale sta definendo in modo nitido i ruoli all'interno degli studi legali d'affari in Italia e sottolineo che quando definisco studio legale d'affari, mi riferisco ai primi 30 studi legali domestici ed internazionali a livello di fatturato e organigramma.

Negli ultimi anni la maggior parte dei processi di recruitment per i primari studi legali si sono focalizzati sul client branding, ovvero, nella "vendita" delle opportunità professionali ai candidati idonei alle varie posizioni aperte nel settore di riferimento.

Fino ad oggi invece, era rivolto al candidato e non all'opportunità di carriera.I fattori che hanno portato il mercato a questa inversione delle parti sono diversi.

Il primo fattore in assoluto è il recente "benessere" degli studi legali, tradotto in forma di benefit e stipendi prevedibili per i propri collaboratori.

Infatti, le esigenze del candidato oggi sono rivolte non solo all'interesse al cambiamento, ma anche al processo di crescita, al compenso e soprattutto all'equilibrio tra lavoro e vita privata.

Queste necessità e pretese potevano essere conformi e congruenti alla realtà di qualche mese fa perché la domanda da parte degli studi legali era più alta rispetto al valore dei candidati con background accademico e lavorativo di eccellenza. In questo nuovo contesto, prevedo che lo scenario del recruitment legale post COVID raffredderà temporaneamente l'attenzione sulle esigenze dell'associate e tornerà alle esigenze del partner.

Fatte queste considerazioni, le valutazioni e decisioni utili al cambiamento fatte dai candidati dovrebbero essere basate su tre pilastri fondamentali:

•reale motivazione al cambiamento;

•consapevolezza delle proprie future esigenze lavorative oltre che degli attuali limiti esistenti;

•effettivo interesse nei confronti dello studio legale target, del socio di riferimento e della tipologia di settore.

La probabile lunga fase di assestamento post pandemia suggerirà una revisione permanente dei processi di selezione, così come tanti altri aspetti della realtà professionale e la prontezza a adattarsi ad ogni futuro scenario sarà fondamentale.

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*Dott.ssa Daniela Toreto, Founder & Recruitment Partner Mansfield Legal, www.mansfield-legal.com

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