Non basta il consenso dell’indagato per acquisire le chat del suo cellulare
Per la Suprema corte è necessario il decreto dell’autorità giudiziaria. Inutili le foto degli screenshot
No a scorciatoie sull’acquisizione di chat da parte della polizia giudiziaria. A tirare il freno è la Cassazione, con la sentenza n. 1269 della Sesta sezione penale depositata ieri. La Corte è intervenuta di fronte al caso di un controllo effettuato dalle forze di polizia sull’auto di una persona sospettata di coinvolgimento in traffico di stupefacenti. Durante il controllo gli agenti avevano ottenuto il consenso ad accedere allo smartphone del presunto trafficante attraverso il consenso espresso...