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Nuovi massimali e cessione del credito: i nuovi decreti per il Superbonus

Aumenta del 20% il tetto dei costi massimi agevolabili, asseverazione estesa ai bonus minori

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di Simone Mongiardo*

Con il decreto del 14 febbraio , il ministro Cingolani ha fissato i costi massimi agevolabili per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici aumentando, visto il maggior costo delle materie prime e l'inflazione, il tetto previsto di "almeno il 20%".
Si sono così modificate 34 voci di spesa i cui nuovi valori, - al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative all'installazione e manodopera per la messa in opera -, saranno applicabili per il Superbonus 110%. I costi saranno rivisti annualmente secondo le tabelle fornite dall'Enea.

È necessaria l'asseverazione per il Superbonus?

Il Superbonus, sin dalla sua prima stesura, ha contemplato l'asseverazione di congruità dei prezzi da parte di un tecnico abilitato.
Questa forma di garanzia e tutela viene mantenuta anche con i nuovi massimali e si rende necessaria anche per i costi non previsti dal decreto.

Finalmente, l'asseverazione è stata estesa, in caso di cessione del credito, anche agli altri bonus minori come il Bonus facciate e l'Ecobonus che, secondo i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate, hanno fatto registrare, rispettivamente, il 46% e il 34% delle frodi emerse nel corso dell'ultimo mese.

Le modifiche alla cessione del credito possono supportare il contrasto alle frodi?

Le nuove regole introdotte con il decreto del 14 febbraio, unite al sistema di asseverazioni che adesso coinvolge tutti i bonus edilizi, sono un utile sistema di contrasto.

Le criticità maggiori riscontrate dall'Agenzia delle Entrate riguardavano i bonus minori che, a differenza del Superbonus, non prevedevano meccanismi di controllo efficaci.
Adesso, con il limite massimo di tre cessioni del credito solo verso banche e intermediari e il bollino di qualità, sarà possibile assicurare la tracciabilità delle somme.

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*A cura di Simone Mongiardo, General Manager di save NRG

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