Civile

Pubblico impiego, giurisdizione sulle controversie per le procedure di selezione concorsuale per l'assunzione

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a cura della Redazione Lex 24

Giurisdizione ordinaria ed amministrativa - Pubblico impiego privatizzato - Pretesa di riconoscimento del diritto all'assunzione in forza di “scorrimento” di graduatoria - Decisione dell'amministrazione di indire nuovo concorso - Giurisdizione del giudice amministrativo.
In tema di pubblico impiego privatizzato, la cognizione sulla pretesa al riconoscimento del diritto all'assunzione in forza dello “scorrimento” della graduatoria appartiene alla giurisdizione del giudice amministrativo, poiché la contestazione investe l'esercizio del potere dell'amministrazione cui corrisponde una situazione di interesse legittimo, restando esclusa la possibilità da parte del giudice ordinario di disapplicare la decisione della P.A. di bandire un nuovo concorso, che presuppone che la controversia cada su un diritto soggettivo sul quale incida un atto amministrativo oggetto di sola cognizione incidentale.
• Corte cassazione, sezione Lavoro, sentenza 7 ottobre 2015 n. 20079

Giurisdizione ordinaria ed amministrativa - Pubblico impiego privatizzato - Concorso espletato - Domanda del candidato idoneo allo scorrimento della graduatoria - Giurisdizione del giudice ordinario - Decisione dell'Amministrazione di procedere alla copertura dei posti vacanti mediante l'indizione di nuove procedure - Giurisdizione del giudice amministrativo.
In materia di riparto di giurisdizione nelle controversie relative a procedure concorsuali nell'ambito del pubblico impiego privatizzato, la cognizione della domanda, avanzata dal candidato utilmente collocato nella graduatoria finale, riguardante la pretesa al riconoscimento del diritto allo “scorrimento” della graduatoria del concorso espletato, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, facendosi valere, al di fuori dell'ambito della procedura concorsuale, il “diritto all'assunzione”. Nel caso in cui la pretesa al riconoscimento del suddetto diritto sia consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di diverse procedure per la copertura dei posti resisi vacanti, la contestazione investe l'esercizio del potere dell'Amministrazione, cui corrisponde una situazione di interesse legittimo e la cui tutela spetta al giudice amministrativo.
• Corte cassazione, sezioni Unite, ordinanza 6 maggio 2013 n. 10404

Giurisdizione ordinaria ed amministrativa - Riparto della giurisdizione in tema di impiego pubblico contrattualizzato (criteri) - Controversie in materia di procedure concorsuali interne per inquadramento di dipendenti in area funzionale diversa e superiore - Domanda di accertamento del diritto al conferimento della qualifica superiore per scorrimento della graduatoria di concorso - Inerenza al bando di successivo concorso interno per la copertura di posti vacanti relativi alla qualifica pretesa - Configurabilità di una posizione di interesse legittimo - Giurisdizione del giudice amministrativo - Sussistenza.
In materia di riparto di giurisdizione nelle controversie relative a procedure concorsuali nell'ambito del pubblico impiego contrattualizzato l'area della giurisdizione del giudice ordinario, in tema di selezioni preordinate al conferimento di inquadramenti superiori ai lavoratori pubblici, è di carattere residuale, essendo circoscritta agli inquadramenti che non comportano variazioni di area o categoria, siccome concernenti semplici passaggi di livello nell'ambito della medesima area funzionale. Anche la cognizione della domanda riguardante la pretesa al riconoscimento del diritto allo “scorrimento” della graduatoria di precedente concorso interno, collocandosi, di norma, fuori dell'ambito della procedura concorsuale, appartiene ordinariamente alla giurisdizione del giudice ordinario riconducendosi a controversia inerente al “diritto all'assunzione”, salva la verifica del fondamento di merito della domanda medesima, esulante dal novero delle questioni di giurisdizione. Tuttavia, quando del suddetto diritto viene dedotta l'esistenza necessariamente consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di un nuovo concorso, l'interessato, in effetti, intende chiedere tutela nei confronti dell'esercizio del potere amministrativo, con la conseguenza che a quest'ultimo corrisponde una situazione di interesse legittimo, la cui tutela deve essere accordata dal giudice amministrativo.
• Corte cassazione, sezioni Unite, sentenza 18 ottobre 2005 n. 20107

Giurisdizione ordinaria ed amministrativa - Riparto della giurisdizione in tema di impiego pubblico contrattualizzato (criteri) - Svolgimento di procedure di selezione concorsuale per l'assunzione di pubblici dipendenti - Controversie relative.
In base ai principi elaborati dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 2/2001 e dalla giurisprudenza di legittimità in materia di riparto di giurisdizione nelle controversie relative a procedure concorsuali per l'assunzione di pubblici dipendenti, la giurisdizione deve essere attribuita al giudice ordinario od a quello amministrativo a seconda che ricorra una delle diverse ipotesi di cui al seguente quadro complessivo: a) giurisdizione del giudice amministrativo nelle controversie relative a concorsi per soli candidati esterni; b) identica giurisdizione nelle controversie relative a concorsi misti, restando irrilevante che il posto da coprire sia compreso o meno nell'ambito della medesima area funzionale alla quale sia riconducibile la posizione di lavoro di interni ammessi alla procedura selettiva, poichè, in tal caso, la circostanza che non si tratti di passaggio ad area diversa viene vanificata dalla presenza di possibili vincitori esterni; c) ancora giurisdizione amministrativa quando si tratti di concorsi per soli interni che comportino passaggio da un'area funzionale ad un'altra, spettando, poi, al giudice del merito la verifica di legittimità delle norme che escludono l'apertura del concorso all'esterno; d) residuale giurisdizione del giudice ordinario nelle controversie attinenti a concorsi per soli interni, che comportino passaggio da una qualifica ad un'altra, ma nell'ambito della medesima area funzionale.
• Corte cassazione, sezioni Unite, Ordinanza 23 marzo 2005 n. 6217

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