Civile

Separazione: la conflittualità tra i coniugi non giustifica l'affidamento esclusivo

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di Andrea Alberto Moramarco

In materia di separazione giudiziale dei coniugi, l'elevata conflittualità tra gli stessi non giustifica di per sé una pronuncia di affidamento esclusivo dei figli minori a uno dei genitori, ove la stessa non sia tale da recare un serio pregiudizio allo sviluppo psicofisico dei minori e ove non emergano specifici elementi che consentano di formulare una valutazione prognostica negativa circa l'idoneità all'esercizio della genitorialità da parte di uno dei due genitori. Lo hanno affermato i giudici della sezione VI civile del tribunale di Monza con la sentenza 3 luglio 2019 n. 1628.

La vicenda. Nel caso in questione, il Tribunale, dichiarando la separazione personale tra i coniugi, aveva disposto l'affidamento condiviso del figlio minore, prendendo atto dell'accordo raggiunto tra le parti in merito alle modalità di visita dello stesso con il padre che, pur vivendo in Germania, rientra frequentemente in Italia.

Le motivazioni. Ebbene, per i giudici di Monza l'eventuale pronuncia di affidamento esclusivo dovrà essere sorretta da una motivazione non solo in positivo sulla idoneità del genitore affidatario, ma anche in negativo sulla inidoneità educativa ovvero manifesta carenza dell'altro genitore. A ciò va aggiunto che l'affidamento condiviso non può ritenersi precluso nemmeno in caso di oggettiva distanza esistente tra i luoghi di residenza dei genitori, potendo detta distanza incidere soltanto sulla disciplina dei tempi e delle modalità della presenza del minore presso ciascun genitore.

Tribunale di Monza - Sezione IV civile - Sentenza 3 luglio 2019 n. 1628

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