Giustizia

Toghe onorarie confermano sciopero dal 19 al 22 gennaio, 'Dl non cambia nulla'

Per la Consulta della M.O. l'impianto della riforma è ormai illegittimo ed incostituzionale

I magistrati onorari confermano la nuova astensione dalle udienze, dal 19 al 22 gennaio. "Lo scostamento di 32 mld autorizzato dall'Esecutivo non li riguarda, perché il testo in Commissione Giustizia al Senato, ora in sede deliberante, rimarca la riforma a 'finanza invariata', così negando in radice l'accoglimento delle legittime richieste di tutele giuslavoristiche e retributive, rispettose della funzione magistratuale esercitata", spiega in una nota la Consulta della magistratura onoraria.

E "trasformare il Ddl Valente in un Dl, come ipotizzato dal Sottosegretario Giorgis, non cambierebbe affatto i destini del Sistema: l'impianto è ormai illegittimo ed incostituzionale, violativo anche dell'art. 117 che impone all'Italia di rispettare il Trattato di adesione alla UE, cosa che non sta accadendo".

L'astensione dalle udienze "segna l'inizio del conto alla rovescia per la giustizia", evidenzia un'altra delle associazioni rappresentative della magistratura onoraria, il Movimento 6 luglio.

Nel mese di agosto 2021 è prevista l'entrata in vigore della riforma firmata nel 2017 dal Guardasigilli Orlando: i magistrati onorari, entro il prossimo 15 febbraio, dovrebbero decidere se lavorare 2 o 3 giornialla settimana, senza alcuna tutela sociale con l'unico diritto di sospendere la propria prestazione in caso di malattia (senza corrispettivo di alcuna indennità), ma per non più di sei mesi, alla scadenza dei quali decadranno dall'incarico (leggi: licenziamento)".

Il Movimento chiede al Governo "di dimostrare di essere davvero europeista applicando subito ai magistrati onorari la normativa europea, riconoscendo loro le tutele sociali e una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del loro lavoro".

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