Rassegne di Giurisprudenza

Trasferimento illegittimo: il rifiuto del lavoratore di eseguire la prestazione deve essere conforme a buona fede

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a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Lavoro - Lavoro subordinato - Trasferimento illegittimo - Rifiuto del lavoratore - Legittimità - Condizioni - Buona fede - Verifica - Necessità - Sussiste.
In ipotesi di trasferimento adottato in violazione dell'articolo 2103 del codice civile, l'inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore di eseguire la prestazione, ma dovrà pur sempre essere valutato in relazione alle circostanze concrete, onde verificare se risulti contrario a buona fede.
• Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2022, n. 7392

Lavoro - Lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - Categorie e qualifiche dei prestatori di lavoro - Mansioni - Trasferimenti - Trasferimento illegittimo - Rifiuto opposto dal lavoratore - Legittimità - Condizioni - Buona fede - Fattispecie.
In tema di trasferimento adottato in violazione dell'art. 2103 c.c., l'inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell'art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici. (Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione impugnata per avere ritenuto giustificato il rifiuto del lavoratore in virtù di un generico riferimento alla gravità dell'inadempimento datoriale).
• Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 gennaio 2019, n. 434

Lavoro - Lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - Categorie e qualifiche dei prestatori di lavoro - Mansioni - Trasferimenti - Trasferimento illegittimo - Rifiuto opposto dal lavoratore - Legittimità - Condizioni - Buona fede - Fattispecie.
In caso di trasferimento adottato in violazione dell'art. 2103 c.c. il rifiuto del lavoratore di assumere servizio presso la sede di destinazione deve essere, in ragione delle circostanze, conforme a buona fede. (Nella specie, la S.C. ha confermato la decisione di merito che aveva ritenuto illegittimo il licenziamento intimato per assenza ingiustificata dal servizio in ragione dell'offerta della prestazione presso l'ufficio originario e delle addotte esigenze familiari di assistenza dei genitori inabili conviventi, avuto riguardo alla distanza del luogo di nuova destinazione).
• Corte di cassazione, sezione 6 civile, ordinanza 1 giugno 2018, n. 14138

Mobilità della manodopera - Trasferimento - Trasferimento illegittimo - Rifiuto da parte del lavoratore - Eccezione di inadempimento - Configurabilità - Licenziamento - Illegittimità.
Il giudice nel valutare la condotta del lavoratore che si rifiuta di ottemperare ad un ordine di trasferimento deve comparativamente valutare i comportamenti delle parti ed i rispettivi inadempimenti al fine di accertare la legittimità del rifiuto del lavoratore ai sensi dell'art. 1460 c.c., e ciò alla stregua dei principi di proporzionalità e buona fede.
• Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 febbraio 2008, n. 4060