Giustizia

Ufficio del processo, il Cdm vara il decreto assunzioni: presto i bandi per 16.500 laureati

Il servizio equivarrà ad un anno di pratica forense, notarile e di frequenza della scuola di specializzazione

di Francesco Machina Grifeo

Ufficio per il processo si parte. Il Ministero della Giustizia avvierà a breve le procedure per reclutare fino a 16.500 laureati che dovranno affiancare il giudice ed agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio e nella redazione di provvedimenti.

Fondamentalmente si tratterà di laureati in giurisprudenza, nei bandi però ci saranno anche delle quote per i laureati in Economia, Scienze politiche o titoli equipollenti. Le assunzioni avverranno nel periodo 2021-2024 e saranno fatte in due scaglioni e con contratto a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo.

È stato infatti approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro della giustizia Marta Cartabia il decreto legge che introduce "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia". Il testo finale però è noto solo in bozza essendo in attesa di essere pubblicato in "Gazzetta Ufficiale".

Alla Corte di cassazione saranno destinati 400 addetti, sulla base di uno specifico progetto organizzativo del Primo presidente, con l'obiettivo del contenimento della pendenza nel settore civile e del contenzioso tributario. Per favorire la definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa, invece, è autorizzata, sempre in deroga alle norme vigenti, ad avviare il reclutamento, in due scaglioni, di un contingente di 326 unità di addetti all'Ufficio per il processo.

Per quanto attiene al trattamento economico fondamentale ed accessorio gli addetti all'ufficio per il processo sono equiparati ai profili dell'area III, posizione economica.

Il servizio inoltre, se prestato con merito e debitamente attestato, costituirà titolo per l'accesso al concorso per magistrato ordinario; equivarrà ad un anno di tirocinio per l'accesso alla professione di avvocato e di notaio ed ad un anno di frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali. Esso infine costituirà titolo di preferenza anche per l'accesso alla magistratura onoraria.

Ma se ne potrà tener conto anche nelle successive procedure di selezione a tempo indeterminato, prevedendo o l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo oppure, nei soli concorsi pubblici per le qualifiche della terza area professionale, una riserva non superiore al cinquanta per cento.

È stato poi previsto un ulteriore reclutamento di capitale umano per garantire la piena operatività dell'ufficio per il processo e supportare le linee di progetto del Pnrr. Si tratta di 5.410 unità di personale amministrativo non dirigenziale, assunte sempre a tempo determinato, per la durata massima di trentasei mesi, a partire dal 1° novembre prossimo.

Capitolo concorsi. Per garantire la velocità nel reclutamento, la Giustizia ordinaria procederà mediante un concorso pubblico per titoli e prova scritta. Mentre la Giustizia amministrativa procede mediante concorso pubblico per titoli e prova orale. Ogni candidato potrà presentare domanda per un solo profilo e, nell'ambito di tale profilo, per non più di un distretto e, nell'ambito di tale distretto, qualora il bando lo preveda, per non più di un circondario.

Il personale poi permarrà nella sede di assegnazione per l'intera durata del contratto a tempo determinato. Infine, ogni forma di mobilità interna riguarderà comunque uffici situati nel medesimo distretto. Ma il personale non potrà neppure essere comandato, distaccato o assegnato presso altre pubbliche amministrazioni.

Con riguardo poi al contenuto delle attività esso prevede: lo studio dei fascicoli (predisponendo, ad esempio, delle schede riassuntive per procedimento); supporto al giudice nella verifica di completezza del fascicolo, o nell'accertamento della regolare costituzione delle parti (controllo notifiche, rispetto dei termini, individuazione dei difensori nominati ecc.). O ancora aiuto per bozze di provvedimenti semplici, il controllo della pendenza di istanze o richieste o la loro gestione, organizzazione dei fascicoli, delle udienze e del ruolo, con segnalazione all'esperto coordinatore o al magistrato assegnatario dei fascicoli che presentino caratteri di priorità di trattazione. Ma anche la condivisione all'interno dell'ufficio per il processo di riflessioni su eventuali criticità, con proposte organizzative e informatiche per il loro superamento. Prevista poi anche una attività di approfondimento giurisprudenziale e dottrinale e il raccordo con il personale addetto alle cancellerie.

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