Civile

Unioni civili, i rinvii al matrimonio orientano la tutela della coppia

Matteo Santini

Nell'articolo 1, comma 2 della legge 76 del 2016 l'unione civile viene descritta come il rapporto tra «due persone maggiorenni dello stesso sesso» per la cui legittimazione, ai fini del riconoscimento di diritti (e doveri) contenuti nella novella, è richiesta una specifica «dichiarazione di fronte all'ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni» il quale poi provvederà ad iscrivere detta unione nell'archivio dello stato civile (comma 3).

Le ragioni impeditive
- Il quarto comma specifica i motivi impeditivi alla instaurazione del vincolo. In particolare:

a) la sussistenza, per una delle parti, di un vincolo matrimoniale o di un'unione civile tra persone dello stesso sesso;
b) l'interdizione di una delle parti per infermità di mente; se l'istanza d'interdizione è soltanto promossa, il pubblico ministero può chiedere che si sospenda la costituzione dell'unione civile; in tal caso il procedimento non può aver luogo finché la sentenza che ha pronunziato sull'istanza non sia passata in giudicato;
c) la sussistenza tra le parti dei rapporti di cui all'articolo 87, primo comma, del codice civile; non possono altresì contrarre unione civile tra persone dello stesso sesso lo zio e il nipote e la zia e la nipote; si applicano le disposizioni di cui al medesimo articolo 87;
d) la condanna definitiva di un contraente per omicidio consumato o tentato nei confronti di chi sia coniugato o unito civilmente con l'altra parte; se è stato disposto soltanto rinvio a giudizio ovvero sentenza di condanna di primo o secondo grado ovvero una misura cautelare la costituzione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso è sospesa sino a quando non è pronunziata sentenza di proscioglimento
.

Pur non elencati i requisiti della maggiore età e della capacità di intendere e volere sono richiesti in capo alle persone che intendano formalizzare la loro unione innanzi ad un ufficiale di stato civile. La legge regolamenta altresì, al comma 7 le cause di annullabilità.

Il principio di uguaglianza - Il comma 9 statuisce che « Con la costituzione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall'unione civile deriva l'obbligo reciproco all'assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni ». Viene così introdotto il principio di uguaglianza in base al quale entrambi i soggetti sono tenuti a contribuire ai bisogni del nuovo. L'indirizzo della vita familiare e la residenza della famiglia devono essere concordati tra le parti anche se è stato espunto ogni riferimento all'obbligo di fedeltà (presente nel Ddl originario). Il modello patrimoniale standard è quello della comunione dei beni, salvo che la coppia opti per un diverso regime.

L'allontanamento
- La legge prevede l'estensibilità dei provvedimenti di cui all'articolo 342 - ter del codice civile anche alle parti dell'unione civile. Qualora la condotta di una parte dell'unione civile è causa di grave pregiudizio all'integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell'altra parte il giudice può ordinare la cessazione della condotta pregiudizievole, l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dall'istante e ai luoghi di istruzione dei figli della coppia; richiede l'intervento dei servizi sociali del territorio o di un centro di mediazione familiare, nonché delle associazioni di sostegno e accoglienza a donne e minori vittime di abusi e maltrattati; impone il pagamento periodico di un assegno a favore delle persone conviventi che, per effetto dei provvedimenti adottati, rimangono prive di mezzi adeguati.

La reversibilità
- Il comma 17 prevede che, in caso di morte del prestatore di lavoro, le indennità indicate dagli articoli 2118 e 2120 del codice civile debbano corrispondersi anche alla parte dell'unione civile. Viene perciò estesa ai soggetti legati da unione civile la normativa in tema di pensione di reversibilità e trattamento di fine rapporto di lavoro.

Rapporti con c.c.
- Trovano altresì applicazione alle unioni civili anche gli articoli 116, primo comma (matrimonio dello straniero nello Stato), 146 (allontanamento dalla residenza familiare), 2647 (costituzione del fondo patrimoniale e separazione dei beni), 2653, primo comma, n. 4 (trascrizione delle domande di separazione degli immobili dotali e di scioglimento della comunione tra coniugi avente per oggetto beni immobili) e 2659 (nota di trascrizione) oltre - come si è visto - l'articolo 2941, primo comma n. 1 (sospensione della prescrizione tra i coniugi), del codice civile.

Al dichiarato fine «di assicurare l'effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall'unione civile tra persone dello stesso sesso», il comma 20 riporta una scelta di carattere sistematico, tesa ad eliminare le differenze terminologiche presenti all'interno dell'ordinamento vigente. La norma citata prevede infatti che «le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso».

La stepchild adoption - Oggetto di stralcio in sede di maxi-emendamento è stata anche la questione della cosiddetta stepchild adoption, che avrebbe consentito al partner di adottare il figlio, naturale o adottato, dell'altro. Da un'analisi del dibattito parlamentare si evince che le principali remore riguardavano il timore che si introducesse surrettiziamente un istituto che, sia pure prospettato come ipotesi marginale, sarebbe stato destinato ad elevarsi a principio generale. In altri termini l'opposizione riteneva che «una volta ammessa la possibilità per coppie omosessuali di adottare bambini, la presenza o meno di un legame biologico con uno dei genitori costituirà un elemento distintivo insufficiente ad impedire in futuro l'adozione tout court da parte di tutte le coppie omosessuali». Sul punto si osserva che, in realtà, il comma 20 termina con una formula di apertura, che consente, de iure condendo, all'evoluzione giurisprudenziale di ammettere all'adozione casi nei quali la fattispecie lo consenta. Si sancisce, infatti, che «Resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti».

Diritti successori - Il comma 21 regola i diritti successori sancendo che «alle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso si applicano le disposizioni previste dal capo III e dal capo X del titolo I, dal titolo II e dal capo II e dal capo V-bis del titolo IV del libro secondo del codice civile», ossia la normativa codicistica vigente con riguardo alla famiglia.

Scioglimento
- Quanto ai casi di scioglimento dell'unione civile, viene richiamata la normativa la normativa relativa al divorzio (ivi incluse le disposizioni acceleratorie varate nel corso della legislatura). L'unione si scioglie anche nel caso in cui le parti hanno manifestato anche disgiuntamente la volontà di scioglimento dinanzi all'ufficiale dello stato civile. In tale caso la domanda di scioglimento dell'unione civile è proposta decorsi tre mesi dalla data della manifestazione di volontà di scioglimento dell'unione.

La norma dispone inoltre lo scioglimento dell'unione civile anche nel caso di sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso. Si prevede la trasformazione del matrimonio in unione civile dal momento che la norma consente, in caso di rettificazione anagrafica del sesso, ove i coniugi abbiano manifestato la volontà di non sciogliere il matrimonio o di non cessarne gli effetti civili, l'automatica instaurazione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©