Civile

Dall'OIC 11 l'informativa per gli Orientamenti EBA: al vaglio già i bilanci 2020

L'adeguatezza dell' informativa finanziaria prospettica, costituisce una premessa indispensabile all'assunzione di decisioni aziendali che coinvolgono gli interessi economici e la valutazione dei rischi

di Giuliano Soldi e Monica Peta*

Già i bilanci 2020 delle PMI dovranno essere predisposti tenendo in considerazione indicazioni European Banking Autority (EBA) espresse nelle "Guidelines on loan origination and monitoring" (LOM), che porta a compimento il processo di armonizzazione e adeguamento della normativa europea in materia di valutazione e gestione del merito creditizio delle imprese. I Modelli organizzativi societari (MOG) dovranno integrare un sistema di risk governance, con un'attività di controllo proattiva forward-looking in grado di assicurare la trasparenza e l'affidabilità dell'informativa prospettica ai diversi stakeholders (fornitori, dipendenti, clienti, banche ed erario, in particolare ). L'adeguatezza dell' informativa finanziaria prospettica, costituisce una premessa indispensabile all'assunzione di decisioni aziendali che coinvolgono gli interessi economici e la valutazione dei rischi. Tuttavia, l'approccio forward –looking richiede necessariamente l'assunzione di valutazioni di natura previsionale, circa gli eventi che potranno verificarsi in futuro e le azioni che l'impresa potrà intraprendere, e questa nuova esigenza deve rapportarsi con il nuovo scenario post Covid.

La crisi economico-finanziaria scaturita in seguito all'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha prodotto effetti rilevanti sulle performance delle imprese con evidenti conseguenze a carico soprattutto delle PMI, ossatura del sistema produttivo del nostro Paese. Per favorire la sopravvivenza del maggior numero di imprese il legislatore è intervenuto con misure emergenziali a sostegno all'economia tese a garantire liquidità necessaria alle imprese e favorirne l'accesso al credito. L'impatto sui risultati d'esercizio 2020 della pandemia, l'accesso a moratorie e/o finanziamenti garantiti dallo stato (con preammortamento di 24 mesi) e l'eventuale applicazione delle deroghe ai criteri di redazione del bilancio, introdotte mediante la sospensione di alcune norme del codice civile, rendono il bilancio 2020 un documento "straordinario", il cui confronto con gli esercizi precedenti potrebbe risultare scarsamente significativo complicando la lettura per l'analista esterno, in assenza di un'adeguata informativa. Il principio della rilevanza dell'informazione assume quindi quest'anno una connotazione particolare in relazione alle previsioni contenute al paragrafo 9 dell'OIC 11, il quale procede a identificare quali destinatari primari dell'informativa di bilancio "coloro che forniscono risorse finanziarie all'impresa: gli investitori, i finanziatori e gli altri creditori".

Sarà quindi fondamentale per gli amministratori fornire, in nota integrativa e/o all'interno della relazione sulla gestione, un'adeguata rappresentazione degli impatti della pandemia e delle eventuali deroghe adottate a beneficio degli stakeholder. Al riguardo, considerando i destinatari primari indicati nel Principio contabile e la forte dipendenza delle PMI dal sistema bancario, potrebbe essere utile per il redattore valutare le specifiche esigenze informative degli intermediari in seguito al recepimento degli Orientamenti EBA in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti (Guidelines on loan origination and monitoring – LOM). Nello specifico il documento verte sulla necessità di innalzare la cultura del rischio di credito, chiedendo alle banche di porre in atto valutazioni sulla capacità di rimborso, presente e futura, della controparte di adempiere regolarmente agli impegni contrattualmente previsti.

Per effettuare le valutazioni richieste è quindi necessario che gli intermediari possano "disporre di informazioni e dati sufficienti, accurati e aggiornati, allo scopo di valutare il merito creditizio e il profilo di rischio del cliente prima di concludere un contratto di prestito". Gli istituti di credito dovrebbero avere un'accurata "visione d'insieme" del prenditore che includa una conoscenza del cliente di carattere non solamente backward-looking, ma anche forward-looking cash flow oriented. Il fabbisogno informativo richiesto potrebbe, almeno in parte, essere soddisfatto con l'informativa in nota integrativa delineata nel principio contabile OIC 11 in relazione alle valutazioni richieste in tema di going concern. Infatti, come chiarito dall'OIC con il documento interpretativo 8 la disposizione normativa: "disposizioni transitorie in materia di principi di bilancio" ( Legge 17 luglio 2020, n. 77 ), "non altera il quadro normativo concernente le informazioni dovute nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla gestione".

La redazione del Bilancio 2020 rappresenta quindi un'opportunità per ridurre l'asimmetria informativa e agevolare il dialogo con la banca. Al riguardo, gli amministratori dovranno prestare particolare attenzione all'informativa illustrando, in modo chiaro e credibile, le prospettive del business e le azioni poste in atto per fronteggiare eventuali squilibri economico-finanziari e patrimoniali. Per rispondere alle richieste informative della banca, sarà inoltre opportuno predisporre budget e business plan a supporto della continuità aziendale e in grado di illustrare motivazioni, natura e ammontare del proprio fabbisogno finanziario agli istituti di credito. La predisposizione di un set informativo completo, di carattere prospettico, è inoltre in linea con l'esigenza di un costante monitoraggio della continuità aziendale previsto dall'obbligo in capo all'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, contenuto nelle disposizioni di cui al comma 2 dell'art.. 2086 c.c.

*Giuliano Soldi - Dottore Commercialista - Revisore Legale - Componente del Comitato Scientifico Nazionale Fondazione School University- Componente della Commissione Finanza e Gestione d'Impresa ODCEC Milano

*Monica Peta - Dottore Commercialista - Revisore Legale - PhD in Scienze Aziendali - Componente del Comitato Scientifico Nazionale Fondazione School University- Componente della Commissione Crisi da Sovraindebitamento ODCEC Roma

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